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Grecia

Aperto da belvero, Gennaio 20, 2016, 06:22:12 PM

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belvero

Vorrei qui aprire un post per riversare qualche racconto di viaggio nella terra dei miti.
Per me è una seconda o terza patria, quando posso scappo qui con la mente e in agosto mi ci tuffo veramente.
Dopo il quarto anno che ci vado, qualche esperienza e qualche dritta la posso lasciare.

Traghetti:
Minoan o Anek - Superfast la fanno da padroni, poi ci sono altre compagnie con partenza da Bari e Brindisi
Minoan non offre camping on board, ma da' la cabina (con bagno) a chi ha il camper e lo sconto del 20% per i pasti (colazione, pranzo e cena)
Anek - Superfast offre il camping on board, pochi posti, a volte scomodi perchè non vicinissimi ai finestroni laterali aperti. A volte puo' capitare di esser messi di fianco a un camion frigo, puo' essere molto caldo e rumoroso, in ogni caso ci vuole fortuna. Bagno con docce in comune con gli altri camperisti del ponte. Accesso a tutto il resto della nave
Io ho sempre usato Minoan, ma quest'anno voglio cambiare.
Entrambe le compagnie ti fanno attaccare alla 220 in garage.
Entrambe fanno sconti se sei socio ACI o TCI o Pleinair o altre associazioni
Entrambe fanno sconti se prenoti presto, tipo entro febbraio e spesso gli sconti sono cumulabili
Sono navi grandi, giganti dei mari, spesso all'imbarco si impiegano anche 3 ore per caricare auto e camion.

segue
rural revolution, orto o muerte
2.4 AAB Carthago Malibu
2.5 ACV Barroccio 3 posti

Barberino Tavarnelle (FI)

Luca

Grazie dei consigli potranno essere utili a molti, raccontaci anche delle tue esperienze di viaggio,  dei posti, del mare e magari un idea dei costi dei traghetti, io la passata estate ho fatto corfu e cefalonia, ma la voglia di grecia non me la sono tolta, chi sa per la prossima estate...

VW california 2.5 tdi automatico '99 180kkm

silvialfi

Mitico belvero!!!!
Segnato tutto per i traghetti...ora anche io, se ti va, aspetto news su posti da visitare, paesi mare, spiagge, punti sosta (liberi e non)...insomma...quel che t senti di consigliarci!!

belvero

#3
Peloponneso e Kythira
Era il 2010, con mia figlia che aveva poco piu' di un anno.
Partiti da Brindisi con Ventouris Ferries. Decisi tardi, quindi abbiamo preso l'unico traghetto disponibile.
Destinazione Peloponneso. C'ero gia' stato anni prima in moto con altri 3 amici in moto e ci eravamo divertiti veramente tanto.
Ai tempi avevamo un ducato turbodiesel, un missile, camperizzato artigianalmente, ma con tutti i confort.
Arrivati a Patrasso siamo scesi giu' verso Pirgos e ci siamo fermati a Kalo Nero sulla spiaggia.
Tutta la costa che coore verso sud è sabbiosa e molto bella, con pinete alle spalle. Vicino Patrasso non è un gran che', ma piu' giu' è molto selvaggia. Il mare è basso e le spiagge lunghissime. Da visitare la antica Olimpia andando verso sud con una piccola deviazione verso l'interno. Due sassi vecchi fanno sempre piacere allo spirito.
Molte di queste spiagge ospitano colonie di tartarughe marine che vengono a deporre le uova. A Kalo Nero c'erano dei volontari che ti spiegavano il tutto e avendo censito e protetto i nidi interrati, la notte ti portano a vedere se si schiudono e le piccole caretta-caretta scivolano a mare. Comunque, sulla costa ionica fino a Modoni, la punta del dito piu' ad ovest, ci sono qualche camping e molte zone dove avventurarsi, basta prendere una stradina verso il mare. La sosta libera è benvoluta, i greci poi, grandi fautori del campeggio libero, in dei punti piantano la tenda in spiaggia e la tolgono dopo un mese, poi, basta chiedere, i greci son sempre disponibili  e a me piu' di una volta hanno aperto i cancelli delle loro proprieta' e mi hanno detto, vieni pure.
Scordavo.. imperdibile la spiaggia di Kiparissia, una mezzaluna fra due promontori, un posto assurdo, con un castello arroccato su in cima. Laguna alle spalle e parche ggio per una sosta di qualche giorno.
Il primo camping lo abbiamo assaggiato a Koroni, un bel paesino arroccato con un porto vivace.
Poi costeggiando ci siamo diretti verso il Mani, luogo di leggende e paesi con case torri, molto pittoreschi.
C'è una piccola area sosta per camper a Karavostasi, niente di che, molti italiani con mansardati, da cui fuggiamo. Il Mani (il dito nel mezzo) è brullo e roccioso, qui di spiagge ce ne son poche, spesso di ciottoli, ma ci sono grandi paesaggi e piccoli bellissimi paesini. Come in gran parte delle spiagge greche, trovi le docce in spiaggia, quindi anche l'acqua, per noi vagabondi fondamentale.
Gerolimenas è molto bella e merita una visita e un bagno. Poi ci siamo diretti all'estremo sud, il punto continentale piu' a sud d'Europa, capo Mataplan. Qui c'è anche un tempio consacrato a Poseidone in una piccola grotta accanto al mare, niente di che dal vero, ma tutto diventa mitologico. Dove finisce la strada c'è uno spiazzo con una taverna, dove la sera mangiamo un'agnello  mondiale. Dormiamo qui.
rural revolution, orto o muerte
2.4 AAB Carthago Malibu
2.5 ACV Barroccio 3 posti

Barberino Tavarnelle (FI)

Manfred

Negli ultimi anni sono diventati un po più severi con il campeggio libero, bisogna un po guardare dove si va, che non ci siano troppi assembramenti di camper, ci sono state anche denunce, forse anche colpa della crisi i proprietari di campeggi mandano la polizia
come gai scritto io nel 2015 sono stato mandato via 2 volte , senza conseguenze (multe o denunce)
T4 2.5 TDI Cali 98

belvero

Torniamo verso nord sulla strada a est in direzione di Ghitio.
La strada qui è molto alta sul mare e sembra di volare. C'è qualche stradina che corre giu' verso qualche paesino, ma non ne visitiamo. Cerchiamo un Camping per fare qualche lavatrice e svuotare il cesso.
Ghitio è un bel posto, con un porto animato e taverne sul molo. Mi ricordo che 5 anni prima, in moto qui ci siamo divorati un'orata di 3 kg in 2.
Difronte c'è l'isolotto dove la leggenda vuole che Elena (quel tegame) consumo' quella notte di passione che scateno' la guerra di Troia.
Dopo il paese c'è una spiaggia con un relitto (ce ne sono svariati in tutta la Grecia), molto bello per fare un bagno, piu' avanti ci fermiamo a un camping, ma non risulta una buona soluzione, la notte balera e noi abituati solo al rumore del mare si dorme poco e male.
Ecco, questa è una delle grandi incognite dei camping greci. I camping non sono moltissimi, i greci campeggiatori sono molti. Spesso lasciano le loro roulotte per anni interi, un po' come noi italiani, quindi si forma un piccolo paese all'interno del campeggio. Mangiano a tutte le ore del giorno e della notte e parlano parlano. Per noi, con una bimba piccola era importante il silenzio dopo le 10 la sera e a volte questo no si trovava e il giorno dopo ci si dava a gambe.
A volte invece trovi dei campeggi silenziosissimi, dove anche i piu' giovani sembrano imbavagliati, non saprei, dipende dal gestore credo e di conseguenza dal tipo di clientela.
Scendiamo verso il dito piu' a est, fino a Neapoli. Parcheggiamo in riva al mare prima del paese nel campo di un signore che ha la casa alle spalle. Ci offre acqua e frutta. Tira un gran vento, il Meltemi da nord ci spettina e fa dondolare il camper la notte.
In bici andiamo a prendere il traghettino che ci porta a Elafonissi. Un isolotto a 200metri di distanza
Il mare è strepitoso, sabbia bianca finissima, il fondale è basso e si vede anche il cavo che porta la corrente all'isola.
In bici facciamo 2 km per arrivare alla spiaggia dove eravamo stati 5 anni prima con i miei amici, campeggiando selvaggiamente fra le dune. La spiaggia è davvero eccezionale, due baie separate da un'isolotto nel mezzo, mare basso trasparente accecante, caraibi. C'è anche un campeggio qui, ma molto caro e frequentatissimo, lo usiamo per pranzare, farci una doccia e un gelato per la bimba. Al ritorno, ci fermiamo nel paesino prima di riprendere il barcone che ci riporta sul continente, molto bello, con taverne piene di polipi stesi ad frollare al sole.
Dopo due giorni si va in paese convinti di imbarcarci per Kythira, l'isola di Venere. Il vento ci fa' uscire di cervello e speriamo che sull'isola, riparati a sud non si senta.
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Barberino Tavarnelle (FI)

belvero

Ci imbarchiamo nel pomeriggio e dopo 2 orette siamo sull'isola, la spesa è sulle 100 euro mi pare.
Ceniamo alla taverna sul molo e poi andiamo a cercare un posto per dormire, lo troviamo vicino ad Avlemonas. Ci sono altri 3 camper con le ruote sulla sabbia, tutti italiani. Si dorme sereni
La mattina dopo si parte con l'esplorazione. Subito l'isola ci piace un sacco. C'è un solo camping che non visiteremo, ma stazioneremo un po' qua e un po' la' dove piu' ci piace. La tecnica è non dare nell'occhio ed abbiamo il mezzo giusto, un furgone con tetto rialzato. Dopo due giorni in giro, troviamo l'unica agenzia di viaggi dell'isola e ci affacciamo per fare il biglietto per il ritorno, visto che a Neapolis non ce lo facevano. Scopriamo con molta allegria che staremo per 8 giorni sull'isola perchè non c'è posto per il rientro. Cosi' ce la prendiamo comoda, abbiamo ancora tre notti poi per tornare a Patra per reimbarcarci per l'Italia.
L'isola è molto molto bella, rigogliosa, quasi tutti i campi sono coltivati, ci sono piccoli paesini sparsi un po' ovunque, il vento ci da' una tregua e possiamo sbizzarrirci e visitare tutte le calette, dalla piu' angusta alla spiaggia piu' grande. Stiamo 3 giorni piazzati su una spiaggetta remota con tre casette e una taverna aperta solo a pranzo. Solo Greci e noi. Alla sera tutti vanno via e noi rimaniamo soli sotto un manto di stelle, col mare davanti. Violetta, la nostra piccola è sempre in acqua, si fanno grandi castelli e grandi buche e tunnel, conosciamo anche una coppia di greci in vacanza con una bimba della stessa eta' della nostra, contadini, olivicoltori, ceniamo insieme una sera e gli faccio assaggiare il nostro olio e vino, gente cordiale e sorridente.
Un giorno ci piazziamo a Kapsali e parcheggio lungomare. Andiamo a farci un bagno e a un certo punto mia moglie corre fuori dall'acqua con la maschera in mano .... una bestia... gigante.... e che sara'? Mi tuffo svelto e nella penombra degli scogli mi appare una gigantesca tartaruga marina, entra nel golfo del porto per venire a mangiare i resti dei pesci che i pescatori buttano a mare. Bellissima, elegantissima, rimango un ora in acqua ad osservarla.
Visitiamo un mulino abbandonato e facciamo un bel trekking su un fiume con un sacco d'acqua, incredibile è veramente l'isola di Venere.
Il nostro giorno arriva e salutiamo l'isola per tornare a Neapoli e su verso Monemvassia.
Dormiamo nel parcheggio sul mare di fronte all'isola nonisola. Al mattino visitiamo il paesello dalla parte opposta a picco sul mare, era un ottimo rifugio. Da terra non si vede neanche una tegola. Molto turistico, ma molto caratteristico.
Ripartiamo per il nord e facciamo un gran passo per superare i monto. A Kosmas ci si ferma per prendere un caffe' sotto i grandi alberi. Andiamo verso il teatro di Epidauro. Nel frattempo abbiamo tralasciato Micene che avevo gia' visto in precedenza, Mistras e altre bellezze, ma volevo che mia moglie vedesse Epidauro, lei che lavora in teatro non puo' non passare da qui.
Dopo una visita in un pomeriggio torrido, ripartiamo verso Patra. Si dorme per strada nel canale di Corinto in un paesino che non ricordo, lungomare dopo un bagno ristoratore e l'immancabile doccia. Il giorno dopo siamo in nave e la mattina dopo siamo a Bari. In 5 ore torno come un missile a casa. Sono passati 30 giorni, siamo neri, sazi e carichi di Ouzo. Era l'agosto del 2011
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Barberino Tavarnelle (FI)

Malibú!

Gran racconto e ben narrato! Grazie!
Stefano
Prov.VE

Ciuchino

nelle tue righe rivivo quello che ho trovato nel 2013 facendo proprio il giro del Peloponneso

un esperienze indimenticabile e da rifare quanto prima

Roberto
California Event 2002 151 CV detto appunto: Ciuchino

Igna

WOW


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
T5 California Beach 2000tdi 102cv, 2012
ex - T4 California Coach 1900td, 1996 (verdino)
ex- T4 California Coach 1900td, 1995 (bianchino)

Milano città.

belvero

Bene, son contento che vi piaccia il mio racconto del 2011, son andato un po' a memoria.
Spero vi faccia piacere se continuo, visto che avevo scritto il prossimo gia' su un altro forum di camperisti.
Nel 2014 eravamo aumentati, nato Arturo abbiamo preso un Hymermodil 660, una astronave, di seguito il racconto dell'agosto 2014
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Barberino Tavarnelle (FI)

belvero

#11
Meteore - Pilion - Calcidica - Epiro
Eccoci.
Dunque, siamo arrivati a Igoumenitsa per fare il nord, macedonia, forse l'Albania, quindi siamo scesi di nave (Minoan) e fuggiti verso l'interno in direzione delle Meteore.
Autostrada tutta in salita ma allegria al massimo. Usciamo nel punto piu' alto a Metsovo per proseguire ancora piu' in alto, vogliamo l'aria fresca di montagna. Un passo a 1800mt fra altopiani brulli e cavalli e mucche liberi al pascolo, sembra la Mongolia. Dopo un pranzo fra le bestie, si scende verso le Meteore, strada sinuosa, poi finalmente si vedono le torri di pietra coi monasteri all'orizzonte. Posto magico davvero, ci avviamo per la stradina che gravita intorno ai pinnacoli e ne visitiamo un paio. Il luogo è molto suggestivo, merita sicuramente. Qualche monastero è ancora servito dalla funicolare, qualche turista ci si avventura anche a porta aperta. Scendiamo a Kastraki per la ricerca di una taverna per mangiare un po' d'agnello. Favoloso, come spesso accade si esagera e ci facciamo fare un pacchetto da portare via per il pranzo dell'indomani. Spesa modica, mi adopero per tornare su' vicino ad un monastero mentre infuria un temporale coi fiocchi. Avevo visto un paio di camper in sosta panoramica e pensavo sarebbe stato bello godersi la tempesta da lassu'. Vengo inseguito da un'autoctono e quando mi fermo per fare manovra, questo scende e mi dice di sostare lontano dalle meteore, che è un luogo sacro! Obbedisco, chiaramente, con rispetto per i fedeli che intanto uscivano a frotte da una delle liturgie; un sacco di macchine si erano ammassate per una non so' quale festivita'. Torno giu' e chiedo al ristoratore di prima se posso dormire nel suo parcheggio. Chiaramente si.
La mattina si riparte verso sud-est, gran caldo, ci fermiamo a Trikeri per sgranchire le gambe e visitare la cittadina meta' turca e meta' greca con un bel fiume nel mezzo. Stiamo andando verso la penisola del Pelion, che nonè vicinissima, ma sfrutto il pisolino dei pargoli dopo pranzo per viaggiare. Superiamo Volos e via verso sud, verso il profondo sud. La destinazione finale sarebbe Trikeri e Agio Kiriaki.
Arriviamo verso le 6, ma sbaglio strada e ci troviamo dalla parte opposta del paese, mentre vedo altri camper dall'altra parte. Ci prendiamo una birra e patatine a una taverna, poi rimonto in camper per riprendere il bivio che avevo snobbato 20 km prima. Moglie e figli a piedi lungo le stradine del paesino in riva al mare, luogo di gran fascino con un piccolo cantiere navale, dice che da queste parti costruiscano grandi barche.
Arrivo su un piazzale-parcheggio in riva al mare con piccola spiaggetta sassosa, rubinetto per l'acqua e doccia e spogliatoio. Una sciccheria che troveremo poi sulla maggiorparte delle spiagge, non per far contenti i camperisti, ma per necessita' dei greci, che arrivano, si cambiano galleggiano parlando in acqua per 3 ore, si docciano, si rivestono, si sciaquano i piedi, rimontano in macchina e vanno a casa.

Dopo 5 giorni in giro, il piccolo di neanche 2 anni non ne vuole sapere di entrare in acqua, anzi, si arrabbia moltissimo vedendo noi che si nuota e ci si sollazza in acqua, quindi decidiamo di trovare un po' di sabbia e  forse li' si sentira' a suo agio. Si parte verso Damouchari, dove hanno girato il film Mamma Mia, che pare un buon posto. Dei francesi ci dicono che sono stati 3 notti a Platania, pineta, spiaggia, non troppo lontano, si trova il bivio prima di Argalasti, ma decidiamo di tornare. La strada costiera dell'est è molto stretta e mi ricorda tanto la Corsica, mi muovo circospetto e vedo un gran mare blu laggiu', siamo alti 7 o 800 metri, mi chiedo che strad ci portera' fino sul mare; arrivo al bivio per Papa Nero, Damouchari e comicio a scendere in seconda. Ci si scambia molto male, in dei punti, complici  i fichi sporgenti, applico una potatura volante alle piante che rimangono incastrate nel portapacchi e tendalino. Si arriva in fondo, a Damouchari, ma la strada non arriva sulla costa, mi dicono che devo andare a Papa Nero, con una grande sudata mi rifaccio una serie di tornanti e poi di nuovo giu'. Si arriva sul mare e di fronte a noi il camping Papa Nero, entro, hanno posto, all'ombra. Due spiagge lunghissime, mare bellissimo, pista ciclabile. Parcheggio fronte mare. Ah bene! Stiamo qui per 3 o 4 notti usando le bici per andare sondare il terreno. Camping molto tranquillo, silenzioso di notte, gestori gentili, spesa 30 euri a notte. Qui, Arturino finalmente si lancia in mare (coi braccioli) per tutti noi è una grande liberazione, finalmente si fa' tutti il bagno. SWembra di essere sulla costiera amalfitana qui. Montagne a picco sul mare, natura lussureggiante, alberi da frutto ovunque. Posto molto molto bello. Ripartiamo per dirigerci verso la penisola Calcidica. La strada da qui a Volos, dove riprendo l'autostrada e' da passo di grande montagna. Dal livello del mare si giunge a 1200mt in 20 km con pendenze da brivido, in qualche tornante metto anche la prima e sul mio camper la prima è una ridotta! Passando per Chania si arriva a Volos piu' dolcemente e da li' autostrada verso nord.
E' il 12 agosto, sono le 3 di pomeriggio, mia figlia dorme nel lettone in fondo al camper, il piccolo sonnecchia sul seggiolino di fianco a me, mia moglie, dietro di me in dinette legge la guida, fuori è un gran caldo, saremo sui 38 gradi, sono quasi a Larissa, il vetro della copertura dei fornelli vibra in un modo anomalo, sono dietro ad un camion a 90km/h sfruttando la scia. Mi scoppia una gomma, è la posteriore destra, gran botta, accenno di fuoco, il finestrone in fondo è aperto e il fumo entra dentro, io freno, non sbando, mi fermo in una corsia di accelerazione di un'ingresso dell'autostrada, mia moglie prende la bimba, che dorme ancora e si fionda fuori, io chiudo la bombola del gas. Arturo ancora dorme. La gran fumata ha fatto solo paura, le fiamme non ci sono state. Non è andata poi male, penso, siamo da parte, quasi al sicuro. Metto il triangolo e tiro fuori gli attrezzi per cercare di sostituire il pneumatico. Ho un cric idraulico e il cric a manovella, li metto tutti e due e piano piano faccio salire il camper, ma non arrivo a sollevare la ruota da terra. Passano 40 minuti ed arriva un firgone a mettere birilli, probabilmente un camionista ha segnalato che ero in difficolta'. Il tipo mi dice gentilissimo di togliere gli attrezzi che sta' arrivando il carro attrezzi per togliermi di li' che è troppo pericoloso cambiare la gomma in quel punto. Arriva un signor carro attrezzi. Moglie e figli in gabina, io nel camper, mi carica con tutti i miei 38 quintali e mi porta a 5km piu' avanti in una piazzola di sosta. Qui mi scende e mi dice che posso cambiare la gomma in tranquillita'. Mi rendo conto di non avere l'attrezzatura giusta e gli chiedo di chiamarmi un gommaio, fa' due telefonate e mi dice che per 50€ arriva un tipo fra' 40minuti a cambiare la gomma. Ok. Tutti se ne vanno, saluto contento e non vogliono una lira, neanche una bottiglia di vino.
Arriva Nikos col suo sprinter, compressore, martinetto ad aria, pistola, in 5 minuti sistema tutto piazzando i cric sull'assale, è li' che dovevo mettere il mio cric idraulico! Lo seguo in officina per cercare una gomma nuova. Nisba, misura balorda, cerchio da 14" misura 215 / 75 C
Lui non ne ha, prova a chiamare qualcuno, ma niente. Mi consiglia di proseguire per altri 100km verso Salonicco, piu' avanti, suo cognato gommaio forse ha la gomma o la puo' trovare. Ci accordiamo per risentirci la mattina dopo. Saluti e via. Ormai è sera, supero le gole dei Tempi, supero Platamona e il suo castello e mi fermo a Leptokarya cercando un posto tranquillo per dormire, prendiamo uno sterrato verso il mare sono le 8, ci fermiamo e si va' a fere il bagno spossati. Ci sono delle villette e chiedo se si puo' stare li' la notte, un signiore mi dice di entrare nella sua proprieta' che stiamo meglio sul prato, mi chiede se abbiamo bisogno di acqua o qualsiasi cosa, gentlissimo. Gli racconto la giornata e dopocena mi dice che ha un amico che forse puo' trovare una gomma. Prima di andare a letto mi metto a guardare le stelle e il monte Olimpo alle mie spalle, cerco di riorganizzare le idee e i pensieri. Perchè cara gomma mi sei stiantata? Ricordo di aver preso un sasso prima di entrare sull'autostrada a Volos, proprio con quella gomma. Troppo caldo, troppo carico, il pizzicotto è gonfiato e bum! Anche Nikos mi ha detto che potrebbe essere quella la causa. Bah!
La mattina lo chiamo, a Katerini, suo cognato ha trovato la gomma per il giorno dopo, il 14 agosto, è una Toyo, va' benissimo, 110euri. Passiamo due giorni tranquilli in un mare pieno di sassi e ricci, dove i proprietari hanno aperto delle stradette sicure per giungere al fondo sabbioso dopo 10metri di distanza. Diventiamo amici con Christo il propietario del terreno, ci offrono merende e caffe'. Con le bici esploriamo i dintorni. La mattina dopo andiamo verso Katerini, trovo il cognato, la gomma è li' dopo 10 minuti risono in strada verso la penisola di Sithonia.
Superiamo Salonicco aggirandola sulle colline, citta' grandissima, ma filiamo via.
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Barberino Tavarnelle (FI)

belvero

Nel frattempo, la bimba si gratta la testa in continuazione, soprattutto la notte e da un esame piu' attento scopriamo una allegra colonia di pidocchi, che sicuramente ci portiamo dall'Italia e che nel frattempo hanno attecchito nelle nostre 4 teste.
Arrivati nella penisola di Sithonia, puntiamo subito in un paio di campeggi che mi avevano consigliato una coppia di veneti, fra Neo Marmaras e Toroni, i camping Arethi e Stravos, distanti 4 km, c'è posto, ma non sul mare, camping molto belli, grande vista su degli isolotti di fronte, ma decidiamo per la libera, visto che è ferragosto e prima di Toroni prendiamo una stradella verso il mare, in fondo, un pianoro aquitrinoso con 2 grandi spiagge e unpromontorio in mezzo con una chiesetta. Molti camper, molti italiani, noi ci piazziamo fra i tedeschi. Il posto è incantevole, come poi tutte le altre piccole baie, spesso difficili da raggiungere con grandi mezzi, nei pressi di Toroni, mare cristallino, tanti pesci, vento fresco al calare della sera, anche se siamo a pieno sole, si sta' bene anche di giorno. Molte tende, qualche roulotte, molti greci nella spiaggia dila' dalla chiesa, chitarre, falo', zanzare, queste rompono un po'. I nostri vicini tedeschi, che sono qui da 3 settimane, dicono che ci sono le zanzare solo da quando ha piovuto una settimana fa'. Altri vicini teutonici, stanno rinchiusi nel loro mezzo appena cala la sera. Al mattino vedo lei che ha le cosce e braccia completamente pieni di punture! Noi ci difendiamo con citronella e lozione al geranio e a parte qualche zanza nottambula, non ci danno troppo fastidio.
Nel frattempo ci tagliamo tutti i capelli, tranne la moglie che aveva portato una boccia di colore e si fa' rosso rame, e dice che cosi' debella le belvette saltanti. Cambiamo le lenzuola e federe dei cuscini, abbiamo comprato lozione e sciampo e pettinini e ci dedichiamo all'igiene delle nostre teste per due giornetti di spasso, come le scimmie sugli alberi, noi sulle spiagge greche. Comodissima la tanica da 70lt sul tetto per questi giorni.
A notte mi metto con mia figlia a vedere le stelle cadenti e sene contano un bel po', ma mi rendo conto che si contano molti piu' satelliti. Mi ricordo da ragazzo, guardavo le stelle e non ce n'erano cosi' tanti, ma quanta ferraglia ci gravita sulla testa?
Si riparte proseguendo il giro, si scollina e si raggiunge il camping Valti, che un bulgaro mi dice essere very nice. Abbiamo bisogno di fare qualche lavatrice e scaricare e caricare acqua. Il camping e la spiaggia di fronte non sembrano male, ma si rivelera' nocivo e claustrofobico. Dopo un giorno mi sale la febbre, passo un giorno disteso con mal di gola e orecchio destro, tachipirina, penso ad un'otite, mia moglie non ne pole piu' delle zanzare che ci assaltano, dopo due notti e una bella sfacchinata in bici e un gestore simpatico, ma parecchio lunatico, si fugge. Cerco un dottore, lo trovo a Sikia, una dottoressa, bella topa, mi diagnostica una tonsillite, quindi via di antibiotico. Ripartiamo in cerca di un posto dove sostare per 4 o 5 giorni per tranquillizzarci un po'.
Ci fermiamo al camping Lakara prima di Vourvourou, con spiaggetta ad un passo dal camper, silenzioso, taverna sulla spiaggia, poca gente, mi piazzo nella zona piu' distante da tutti possibile, ho un carico di shit da scaricare, ma col nautico, non ho trovato una buca adatta, solo ne Pelion al camping PapaNero.
Decido di agire col secchio, tanto ho un po' di febbre residua, forse sento meno puzzi. Non aggiungo disgregante, quindi butto tutto nel cesso vicino. Non è un bel lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.
Mi riposo e il giorno dopo sono in forze. Faccio il bagno coi ragazzi, salto e ruzzo, son rinato.
Il giorno dopo sale la febbre alla moglie, a sera ha 39,3, i bimbi dormono gia', la febbre la fa' andare fuori di testa e mi fa' discorsi a vanvera, tipo "con chi urlavi fuori" e io ero zitto a fumare oppure "attento alla ruggine", "senti che fischi" insomma, io al capezzale del letto per 2 ore a parlare e farla parlare, le somministro due tachipirine per vedere se le scende la febbre, finalmente verso l'1 di notte si addormenta e mi sembra piu' fresca; mi sveglio un paio di volte la notte, mentre il piccolo si attacca ancora alla poppa svariate volte. Fortunatamente Arturo poppa solo la notte ora, dall'inizio della vacanza, la mamma ha spiegato e lui ha capito subito, è in gamba il ragazzo!
La mattina ci svegliamo e io prendo in gestione i ragazzi e si va' a fare il bagno, mia moglie non è in gran forma, stesso mal di gola mio. Alle 4 di pomeriggio vo' alla reception a sentire se mi chiamano un medico, arriva un dottorino minuscolo e un ragazzo della reception a fare da interprete. Tonsillite, acuta, tonsille compromesse, infiammazione dilagante. Antibiotici. Dovendo allattare e non potendo interrompere dall'oggi al domani, sceglie l'antibiotico che si è portata da casa. Io mi diverto coi ragazzi e passiamo giornate fra spiaggia e mare, mi accorgo che siamo davvero abbronzatissimi, anche i bimbi con la loro abbronzatura integrale. Violetta, con le pinne e la maschera va' come un delfino, arriva dove l'acqua è profondissima senza la minima paura, mentre a me a volte mi viene un coccolone, e la richiamo, mentre non posso lasciare Arturo coi braccioli che cerca di sbracciarsi come sua sorella.
Mia moglie pian piano si rimette in sesto e dopo 6 notti nel camping (che consiglio vivamente) ci muoviamo verso Vourvourou e piu' avanti a cercare una farmacia perchè ha finito l'antibiotico. Ce lo danno senza ricetta, via, si torna al mare, torniamo indietro a Vourvourou che abbiamo visto un camper su una striscia di sabbia coperta di pini. Parcheggio con le ruote sulla sabbia, qualche tenda, qualche roulotte e qualche camper, mare blu' di sabbia fine, acqua bassa, isole Diaporos di fronte.
Posto perfetto, una lingua di sabbia separa la laguna dal mare aperto, un sacco di pesci, un sacco di arselle che mia moglie raccoglie con dedizione per fare un bello spaghetto per la sera. ERestiamo qui per 3 giorni, fra cielo e mare, noleggiamo anche una barca per fare il giro delle isole, 50€ piu' la benzina. Gran mare e spiaggette nascoste.

Ripartiamo in direzione Epiro - ionio, considerando che siamo oltre il 20 agosto e che abbiamo il traghetto il 1 settembre, penso che sia meglio avvicinarci al porto d'imbarco e cercare di vedere un tramonto sul mare, visto che finora abbiamo visto il sole annegare fra le montagne, da gente del Tirreno, siamo abituati cosi'. Quindi una mattina, partiamo placidi senza furia, pensando di fermarci sui monti centrali, ci sono dei laghi, vedremo.
20 km dopo Salonicco mi scoppia un'altra gomma, posteriore sinistra. Autostrada a 3 corsie, 90km/h, sono su un ponte, sbando, manovro dolcemente frenando, ho un camion dietro che si mette in mezzo e mette le 4 frecce. Sessa condizione di 10 giorni fa', stesso caldo, figlia che dorme dietro eccetera. Lascio una strisciata nera sull'asfalto e una parte di copertone, mi metto il gilet arancione e in costume e infradito esco a segnalare il camper che occupa mezza corsia di destra. Un'ora a sbracciarmi, col telefono chiamo il numero di emergenza che mi rimbalza di carro attrezzi in gommai, dandomi una marea di numeri che appunto sulla mano scrivendo con un pennarello all'acqua di mia figlia che col sudore sbiadisce. Finalmente arriva un ragazzo con un pick up con compressore e cric. Io non avrei mai potuto provare a cambiare la gomma sul lato stradale da solo. Mette due birilli, io continuo a sbracciarmi, in un quarto d'ora cambia la ruota e mette quella di scorta, non parla inglese, ma mi fa' capire che non ha un'altra gomma di quella misura. Pago 30€, veramente onesto, ringrazio e riparto. Mi fermo dopo 5 km in un area di sosta. Andiamo in bagno, si piscia e ci si lava, si mangia, si beve e si fuma. Il morale è piuttosto basso. I ragazzi, dopo una mezza giornata in camper non ne vogliono sapere di rimontare sul panzer. Con la scusa che si va' a vedere un bel lago si riparte.
Ci fermiamo a cena a Velvento facendo una deviazione di 30km dal percorso che mi dovrebbe portare verso Ioannina. Ceniamo in una taverna fra i bimbi greci che tirano pallonate al municipio e gatti affamati che mendicano. Il posto è carino comunque. Tutti si appisolano, io prendo l'autostrada e dopo 3 ore sono a Ioannina, dove in centro trovo un parcheggio anche per la notte a pagamento. Pago 12€, butto giu' il basculante e dormo

A Ioannina si dorme placidi e si viene svegliati dal traffico del mattino, ricca colazione e via in visita verso il kastro, la fortificazione della citta', con le sue moschee e musei. Facciamo un giro sul lago, molto acquitrinoso ma inserito in un bel contesto di montagne. La citta' brulica di locali e giovani, è un centro universitario molto attivo. Compriamo qualche regalo per i nipoti e si riparte verso il mare. Mi fermo fuori della citta' per vedere se riesco a trovare un pneumatico. Il secondo gommaio mi dice di si, il magazzino ha una Federal, 110€. Dopo 10 minuti arriva la gomma e mela monta, controlla tutte le altre pressioni (come anche tutti gli altri avevano fatto), gli spiego l'accaduto e mi illumina con una probabile causa, che io reputo la piu' papabile. La pressione, mi dice, in estate, con il calore dell'aria, il carico pesante (sicuramente peso 38q.li), la velocita' da autostrada (90kmh) puo' aumentare anche del 30%.
Io avevo gonfiato a 5.5 - 6. Mi fa' vedere che i pneumatici portano scritta la pressione massima che in quel caso è 7.5. oltre la quale fa' bum. Ecco! Le gomme avevano 2 anni.
rural revolution, orto o muerte
2.4 AAB Carthago Malibu
2.5 ACV Barroccio 3 posti

Barberino Tavarnelle (FI)

belvero

Andiamo verso il mare, i bimbi sonnecchiano, e dopo 80 km arriviamo nei dintorni di Parga, scendo giu' alla ricerca di un posto tranquillo, ma dall'alto mi accorgo che è una giungla. Case su case, strade strette, rocce a picco, discese con grandi pendenze e tanto traffico negli imbuti del paese, svicolo seguendo il cartello del camping Valtos e scendo giu' a rotta di collo verso il mare. La spiaggia è tutta piena di ombrelloni e lettini, tanti alberghi sul mare, non è quello che speravamo. Mi piazzo comunque in campeggio che abbiamo bisogno di lavatrice e doccia e caccia ai pidocchi. E' quasi notte quando andiamo a fare un bel bagno a mare. L'acqua dell'Egeo era piu' calda!
Il giorno dopo, dopo pranzo decidiamo di muoverci e cercare un posto piu' tranquillo, verso sud arriviamo alla spiaggia di Ammoudia con paesello e foce del fiume Acheronte, dove è possibile fare un giro in barca per vedere animali e loro abitat. Sembra interessante. Ci piazziamo sotto gli eucalipti ad un passo dal mare, con docce e acqua. Si va in spiaggia, mare basso e poche onde, paradiso per i piccoli.
Dopo due ore si alza un gran vento, mia figlia sclera, il vento non lo sopporta, ci si rinchiude nel camper, ci accorgiamo che la febbre le sta' salendo, lei si addormenta, saranno le 6 di pomeriggio. Non cela possiamo fare con i bimbi malati. Metto in moto e mi dirigo a Igoumenitsa cercando l'imbarco. E' mercoledi 27 agosto.
Ho finora omesso una cosa non da poco, avevo perso i biglietti del ritorno, il secondo giorno alle Meteore, forse lasciati in un bar mentre cercavo spiccioli per pagare un gelato. Ad ancona mi avevano gia' stampato i biglietti e quelli ho perso. Per fortuna mia sorella (agenzia di viaggio), si informa con la Minoan e dice che è necessario che sia alla stazione marittima con la prenotazione (che mi aveva mandato via mail e io stampato in camping) e loro mi ristampavano i biglietti.
Arrivo alla stazione marittima alle 7 che brulica, camper, furgoni, macchine, molte francesi e tedesche, gente accampata sul marciapiede fuori, bambini che dormono per terra. Molti sono turchi che tornano dalla patria per rientrare in europa, due o tre generazioni, famiglie intere.
Dentro è la bolgia. Scopro che una compagnia di navigazione è fallita, lasciando a piedi molta gente, molti italiani. Tutti si riversano sulle altre. Chi aveva un biglietto acquistato online ha dovuto comprarne un altro, chi era passato tramite agenzia di viaggi, con un supplemento di 150€ aveva diritto ad un biglietto con Grimaldi o Minoan. E' tutto uno sbracciarsi di gente abbronzata ma scura in volto, turchi che cercano di passare avanti con pacchi di passaporti e banconote da 50€, file di gente urlanti di 30-40 persone.
C'è uno sportello con una sola persona in fila pero'. Mi ci fiondo. La ragazza parla italiano, le spiego il mio problema: ho bisogno di ristampare i biglietti che ho perso e se c'è una nave per Ancona vorrei sapere se c'è possibilita' di partire stasera.
Mia sorella mi aveva spiegato che se mi mettevo in coda, dopo che tutti i mezzi erano stati imbarcati, se avanza posto, potevo essere imbarcato anch'io, perdendo il diritto ad avere una cabina e pagando le 120€ di sconto a cui avevo avuto diritto prenotando a gennaio.
La tipa mi guarda e mi dice - problema -
Oggi non c'è nave per ancona, la nave in partenza è per Brindisi ed è piena. Per stampare i biglietti devo tornare il 1° settembre. Troppo casino, in effetti. Scappo

Dalla stazione marittima andiamo in cerca di un pronto soccorso, visto che la bimba ha la febbre a 38, ma soprattutto accusa dei dolori inguinali, cerchiamo un dottore per farla visitare. Il pronto soccorso di Igoumenitsa ci rimanda all'ospedale di Filiates, 30km a nord verso l'Albania, un medico dice che li' troveremo un pediatra, pare sia il centro ospedaliero piu' importante dell'Epiro dopo Ioannina.
E' ormai notte, la febbre le è scesa, mangiamo un boccone nel camper e parcheggiamo nel piazzale dell'ospedale, siamo un po' piu' tranquilli e decidiamo di rimandare la visita alla mattina dopo.
Alle 9 siamo di fronte al pediatra che parla un buon italiano ed è stato a Montecatini, la trova bene, niente di strano, si paga 25€ e si va' a fare un giro per il paesello. Tranquilli e beati troviamo un gran mercato settimanale e per sbaglio mi ci fiondo dentro col camper, chiedendo scusa riesco a parcheggiare  in una stradella laterale. Facciamo gran spesa di frutta e verdura come sempre, tutto a 1€ al kg. E bellissimo vedere contadini con un banco che vendono solo peperoni o solo miele, l'agricoltura, per fortuna sfama ancora molte famiglie. Mangiamo una pita-gyro e andiamo verso il mare in direzione di Sagiada, contando mucche e capre e cavalli per strada, il passatempo in viaggio dei miei ragazzi. Superiamo il paese in cerca di un campeggio per stare in pace gli ultimi giorni e per curiosita' arriviamo fino dove la strada asfaltata lungocosta finisce; a un tiro di schioppo c'è l'Albania. Questa parte di costa è molto selvaggia, solo allevamenti ittici in un mare blu cobalto, spiaggette isolate e pochissime case e turisti. Qualche camper parcheggiato in riva al mare, sarebbe bello restare, ma si torna indietro e ci fermiamo all'unico campeggio visto per strada. In realta' è chiuso, forse da un anno, rimangono le strutture della reception e ristorante - bar e giochi per i bimbi. Ci fermiamo per un bagno sotto gli eucalipti, fa' un gran caldo.
Andiamo a Dropani, la lingua di sabbia di fronte Igoumenitsa dove c'è una spiaggia lunghissima, molti posti per una sosta libera all'ombra fronte mare e un camping che pare bello ed economico, scegliamo questo, che abbiamo sempre da fare le nostre lavatrici e cacce varie.
Il mare è bello ma non pulitissimo, per via delle navi che vanno ed escono dal porto, ma troviamo una valanga di conchiglie sulla spiaggia.
Nel pomeriggio del secondo giorno, viene montato un palco sulla spiaggia, manifesti ovunque: nel bar della spiaggia è in programma un festival musicale di 3 giorni. Prendiamo le bici ed andiamo nella parte di spiaggia piu' lontana facendo 5km, qui il mare è pulito e l'acqua bassissima, ci sono un sacco di nonni e mamme con bimbi anche piccolissimi, una piccola Kantina (baretto sulla spiaggia), ci sentiamo un po' a casa, l'ambiente ha un'aria molto familiare e pensiamo a mio cognato che è a Dakar da 3 mesi per aprire un chiosco-pizzeria simile a questo. Ceniamo a polpette (la moglie pensa sempre a tutto) e birra e dopo una doccia (immancabile) si riprendono le nostre bici per tornare al camping. Per strada vedo il buon Ivan col suo mercedes e vado a salutarlo, lui si imbarca la sera stessa. E' venerdi ed abbiamo ancora 3 notti da fare, ma il sound check ci avverte che la notte sara' movimentata. Pare che suoneranno dalle 10 alle 2 o 3 di notte. Faccio baracca e burattini e mentre tutti gia' dormono vado a pagare e vado via, siamo a 20 metri dalle casse, impossibile con i bimbi. La musica era anche molto bella, gruppi rock e folk greci, un po' di elettronica, ma niente techno. Sarebbe stato interessante in altri anni. Con grande sorpresa, la ragazza della reception si scusa per non avermi avvertito del festival e non vuole soldi, spero di rivederla ancora, dice, io rimango di stucco, avrei dovuto saldare una notte 28€, ma niente. Vado via salutando e ringraziando mentre rulli di tamburi e melodie rimbombano nella notte stellata.
Decidiamo di tornare verso sud, oltre Igoumenitsa, nella baia di Plataria per trascorrere gli ultimi giorni in pace, ci sono 2 o 3 campeggi. Passo anche dalla stazione marittima, cosi' per scrupolo, per vedere la situazione. Peggio di 2 giorni fa'.
Arriviamo a notte fonda e mi piazzo sul lungomare con altri camper per la notte. Al mattino andiamo al camping Elena dove resteremo in pace e allegria per gli ultimi giorni.
Camping piccolo con piccola spiaggetta, ombra abbondante, e notti fresche. Taverna di buona qualita'.
Incontriamo una famiglia di romani con 3 figli in tenda con una twingo con cui ceniamo e pranziamo finchè non si congedano per rientrare un giorno prima di noi.
Quando arriva il nostro momento, partiamo e nel pomeriggio mi fermo a fare i biglietti, non c'è nessuno e in 5 minuti sono fuori. Viva! Parcheggio sul lungomare e facciamo un giro. Niente di chè la citta'. Ceniamo a una taverna che ci era stata consigliata dai romani e si stramangia ordinando l'impossibile e finendo tutto, pollo arrosto, tre piatti di zuppa di pesce, pasta con le polpette, pesce in forno. Soddisfatti paghiamo 34€ e andiamo ad imbarcarci.
Cala la notte sul molo, tutti in coda a scrutare l'orizzonte in vista della nave, arriva invece una bella tempesta di fulmini, poi acqua, vento forte. La nave che doveva partire a mezzanotte partira' alle 3 di notte. Ci chiudiamo in gabina e buonanotte.
Abbiamo 3 ore di ritardo ed arriviamo ad Ancona alle 5 di pomeriggio, il mare è grosso e di un colore fangoso, piove, da 30° si passa a 16°. Ci vogliono quasi 2 ore per uscire dalla nave e dalla citta' per andare in direzione di Perugia. Ci fermiamo a Fabriano per cena.
Due crescie con affettati e formaggi e un piatto di pasta, mezzo litro di vino e un caffè 52€, il confronto col giorno prima regge poco. Pago con la carta di credito e quando la toglie dal pos salta la corrente in tutto il ristorante quasi pieno. Tutti al buio. Prendiamo i bimbi in braccio e con una timida luce del cellulare usciamo sotto la pioggia per rincasare.
Arrivero' a casa all'1 di notte, dopo essermi fermato a Poggibonsi a scaricare acque chiare e scure (era 15 giorni che non lo facevo) e per rimanere in tema si dorme nel camper di fronte a casa.
Casa, pare impossibile. Mi sveglio alle 7 col gallo che canta e chiaramente sveglia tutti e mentre gli altri  salutano i nonni, io scendo dal camper per montare in macchina e andare a lavoro.
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Barberino Tavarnelle (FI)

belvero

Conclusioni e considerazioni varie.

Grecia: è sempre un gran bel posto, l'ho vista in molti modi e spero di tornarci a breve, ho il pallino di andare a Creta, dove dice ci sia la miglior cucina greca. Niente da rimproverare ai greci, ho trovato solo gente gentile e cortese. I greci in vacanza soni buffi, stanno 3 ore in acqua, poi mangiano e mangiano e mangiano, a tutte le ore, sono tutti dei grandi chiacchieroni, parlano a nastro. Credo che ci sia un problema sociale riguardo all'obesita', soprattutto nelle donne over 40, dopo il primo figlio lievitano.
Il costo della vita è relativamente piu' basso rispetto al nostro. Gasolio a 1.30, si cena fuori con poco, taverne un po' ovunque. Mi piacerebbe andare fuori stagione per vedere che vento tira, ho preso anche un contatto per lavoro, chissa'.  Mi piacerebbe approfondire il Pelion e fare con piu' calma anche Kassandra nella calcidica, ma fuori stagione. Ci sono ottime motivazione per tornare nella terra dei miti, non desisto certo per un agosto di fuoco.

Il viaggio: Un mese è lungo, in teoria possono succedere molte cose, la probabilita' aumenta. Molte delle avventure sono causate da me, sono io che porto in giro la truppa, io che gonfio le gomme e guido, io che decido se entrare o no in una strada. Per questo, me la prendo poco, alla fine ogni problema è stato risolto e certo che di storie ne ho raccolte molte. La vacanza per me ha un significato ambiguo, non sono certo uno che sonnecchia sotto l'ombrellone, tutta la famiglia via! siamo dei viaggiatori, ci piace incontrare, assaggiare, tuffarsi e anche scontrarsi col luogo prescelto e soprattutto con le persone. Non vado certo in vacanza per riposarmi, con duo bimbi piccoli poi. Questa è la cosa che adoro di piu', stare un mese con loro, tutti i giorni, cosa che a casa non è possibile, c'è bisogno di mettere il mare di mezzo per staccare, fuggire, tutti e 4 via da soli. Mia moglie poi, lei è la vera zingara del gruppo, anima dolce dalla pazienza infinita. Ci diamo una gran forza insieme. Ha mille occhi e gioca d'anticipo coi bimbi. Grande donna e grande mamma.

Il camper: Lo vendo. La conclusione a cui sono arrivato a fine ferie è questa. Si torna all'essenziale, al minimo indispensabile. Mia moglie non lo guida, quindi non possiamo darci il cambio o alternarci. Ci portiamo dietro una marea di roba che è troppa, troppo lusso, non abbiamo bisogno di tutti questi spazi e queste comodita'. Non è giusto usare un veicolo per un mese l'anno ed averlo bellissimo e sempre li' pronto. No. Si torna a un furgonato, tipo un westfalia, minimo, basta abbia 4 posti letto e un cesso. Vendo il camper e la macchina di mia moglie e lo usiamo come seconda auto. Budget sui circa 15mila euri
Amo il mio Hymer, l'ho cercato, l'ho trovato, l'ho sbudellato e rimontato, ho apportato migliorie e sostituito l'irrecuperabile, l'ho usato per tre anni, conosco ogni cm del mezzo, che mia moglie chiama l'appartamento, ma la famiglia si è riunita ed ha deliberato.
Si amano le persone, ma non i mezzi, che sono mezzi appunto per realizzare quello che si vuole, quando  il mezzo non è adeguato si riflette e si agisce.
Questo è quanto, lo lavo, lo lucido benebene, faccio foto e mettero' un annuncio.
Vorrei realizzare intorno agli 11mila
Vedremo

Grazie a tutti e agli Dei dell'Olimpo
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Barberino Tavarnelle (FI)