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WE LOVE CALIFORNIA 2018

Aperto da rasta84, Luglio 17, 2018, 11:45:26 AM

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Californialilla

Concordo in pieno con unoqualunque, quello che è successo veramente è sempre il dieci percento di quello che fanno vedere in tv.
Lo so perchè dovunque mi sia trovato vedo i tg sul posto e dico "ma di cosa parlano"?
Le vostre perplessità mi sono dolci-amare, ma non dovete esprimerle a me..

Sono bannato e disabilitato a inviare mp.

Per necessità: alessandrodebosis@gmail.com o cell nel profilo.
Alessandro, Officinacondivisa, Roma


Il camper sarà piccolo dentro, ma la vacanza è grande fuori!

WestyLady

Grande Thomas, fa sempre piacere leggerti! Un caro saluto a te e Daria

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FIX

 c'è da farsi delle domande se queste cose succedono anche in una Regione autonoma dove non mancano di sicuro attenzioni e risorse per monitorare e gestire il territorio.
[/quote]
Beh non intendevo dire che il territorio non è curato in queste zone, al contrario, volevo solo sottolineare come il clima stia cambiando in modo violento e non basta più neanche la prevenzione.
Del resto si stanno formando dei cicloni simili a quelli tropicali nel Mediterraneo, neanche Spielberg l'avrebbe immaginato...
Siamo tristemente oltre la fantascienza
È c'è chi ancora nega l'evidenza
Le fonti rinnovabili le abbiamo volutamente fermare, ma il TAP invece lo facciamo e sui giornali leggi che porterà energia pulita...
Un mondo al contrario

italo

Vi ricordate cosa era successo a Moena ? Ho degli amici residenti che mi hanno spiegato come è andata. Ebbene sembra che la grandine abbia causato l'ostruzione delle caditoie impedendo all'acqua di defluire normalmente nell'Avisio tramite la rete pluviale.
Questo per dire che non si può prevedere sempre tutto e quindi, le cosiddette responsabilità non si possono sempre imputare a chi è preposto a tutelare il territorio o a chi lo governa.

Mattiadll

I giorni scorsi un amica di Moena è rimasta 26 ore senza corrente

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unoqualunque

d'accordo con te FIX . Il clima cambia e - in un semplicistico sunto - il motore dei fenomeni meteo è il calore. Più calore equivale a più energia. Ai Caraibi è più caldo e... si prendono i tornado.
L'ho fatta volutamente semplice per dire che è dimostrato tanto il cambiamento climatico quanto l'effetto. Ho comprato dall'editore Athesia di Bolzano un libro costato ben 40 euroni in cui l'autore ha collezionato foto dei ghiacciai alpini. Cercando le più vecchie ha collezionato una serie di immagini risalenti a fine 1800, primi 1900. Nei primi anni 2000 ha rifotografato la scena cercando di inquadrarla dall'esatto punto in cui venne scattata la foto antica. In tutti i casi i ghiacciai sono arretrati e, in taluni casi, non ci sono più!
La cura del territorio è rimasta stime / valutazioni / statistiche a fenomeni di qualche decennio fa e vanno aggiornate alle odierne condizioni meteo. E invece non si fa o si fa male. Non riguarda solo le ricchissime regioni autonome italiane, in Austria qualche anno fa una valanga ha devastato il borgo di Galtuer. Certo, anche senza citare il nostro trascurato sud, il MOSE a Venezia sarà pronto nel 2020 ed è stato previsto come opera necessaria e urgente il giorno dopo l'alluvione del 1966. Mezzo secolo fa, una vergogna!
D'altra parte si fa del catastrofismo. Lunedì è stata aperta la galleria Adige - Garda, finita nel 1959, sfrutta il dislivello di ca 100 metri per scaricare la piena dell'Adige nel lago e tenere asciutti i veronesi. Ora si monta la polemica perchè l'acqua dell'Adige ha intorbidito il lago, la luce del sole non permette al fitoplancton di crescere e muoiono i pesci... ma dai...l'Acqua dell'Adige è in questi casi color caffelatte, è vero. Quella del Garda di un bel verde, vero anche questo. Ma il suo immissario naturale (Sarca) è color caffelatte come l'Adige. A ogni piena, da millenni!
Si discute su l'altezza dannosa del lago. Ecco 2 dati, ci vogliono 3,7 milioni di metri cubi per far salire il Garda di 1 cm, dall'Adige ne sono arrivati 17,5 milioni...il lago è cresciuto di 4,7 cm.

Erst4

#186
Citazione di: unoqualunque il Ottobre 31, 2018, 09:57:23 PM
...
In tempi più recenti la provincia di Trento ha fatto del suo corpo di vigili del fuoco/protezione civile la sua bandiera, o in altre parole, la  dimostrazione che l'autonomia abbia dei pregi tangibili al cittadino.
D'altro canto si è scritto da più parti che l'acqua caduta nei giorni scorsi sia almeno pari o, in talune località, superiore a quella della famigerata alluvione del 1966. Ci ha salvato - credo io - un mix di preparazione all'evento ma anche di fortuna. A differenza del 4-11-66 le temperature sono state più rigide e sopra i 2200 metri l'acqua s'è fermata sotto forma di neve. Nel 1966 l''ondata decisiva venne creata da piogge eccezionali, seguite a un periodo già molto piovoso. La ciliegina fu quello scirocco che porto la quota neve sopra i 3000 e sciolse anche la neve caduta nei giorni precedenti.
...

In merito al confronto con il '66 hai forse potuto verificare, Thomas, se vi fosse stato anche l'elemento tempesta (intesa come raffiche di vento superiori ai 130 KM/h con punte, registrate al passo Rolle, superiori ai 217 Km/h) ?

Farò magari del catastrofismo ma, premesso che mi baso su dati certi (anche di testimonianze dirette) e non sui "titoloni" da prima pagina, come definiresti la quantità di legno pari a 2.000.000 (due milioni) di metri cubi di piante abbattute nella sola provincia di Trento, più un altro 1.500.000 di Mc nella provincia di Bolzano (ma nella provincia di Belluno non è andata meglio) ?
...certo, io mi aspetto (e auspico vivamente) che tale quantità sia largamente inferiore al 10 percento dell'intero patrimonio silvestre; del resto in Valle dell'Adige non ci siamo nemmeno resi conto del disastro; come unico sentore c'era  un insolito alto livello del torrente Avisio e dell' Adige stesso (ma ho visto di peggio).

Non voglio innescare odiosi confronti né recriminazioni ma è certo che se in tutta la Regione non fosse stata fatta da anni e anni un'attenta e costante prevenzione, a quest'ora ci troveremmo a piangere ben altro che interi boschi secolari abbattuti, compresi quelli di abete rosso (famosi per il legno risonante impiegato in liuteria), e la compromissione della stagione invernale incipiente (quanto si è visto sui media di tutti gli impianti di risalita a fune devastati dalle migliaia di piante che vi si sono abbattute ... ?).

Nonostante gli enormi problemi, ci si può scommettere, per l'apertura della stagione sciistica sarà tutto a posto! (anche se per ripristinare il patrimonio boschivo ci vorranno decenni)

https://youtu.be/vNyBhn9TMmQ

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Citazione di: unoqualunque il Ottobre 31, 2018, 09:57:23 PM
...
D'altro canto si è scritto da più parti che l'acqua caduta nei giorni scorsi sia almeno pari o, in talune località, superiore a quella della famigerata alluvione del 1966.
...

A distanza di un mese abbiamo dati certi sulle quantità di pioggia caduta:

Nel 1966: 180mm
Nel 2018: oltre 270mm

Il fenomeno del 2018 é comunque SENZA PRECEDENTI (almeno scorrendo gli archivi storici degli ultimi 150 anni).
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Un interessante servizio speciale di RAI2:

http://www.ufficiostampa.rai.it/dl/UfficioStampa/Articoli/TG2-DOSSIER-d39a12a1-774c-425b-aa60-92af36ca1ded.html
Discover more

FIX

La realtà è che non poi stare dietro al cambiamento climatico, puoi investire quanto vuoi in prevenzione, ma i fenomeni metereologici saranno sempre più violenti, non puoi stare al passo.
L'unico modo è prendere veramente la strada delle rinnovabili, come si era fatto negli anni passati, incominciando una rivoluzione radicale, poi le lobby hanno fatto passare i messaggi giusti, la gente c'è andata dietro, i politici anche....
Le rinnovabili sono ferme, soprattutto i piccoli impianti (che sono queli che fanno vera energia distribuita nel territorio) perché di fatto non hanno incentivi o perché c'è un comitato strumentalizzato ad arte per difendere il paesaggio o la naturalezza dei luoghi
Il risultato è che le lobby ti fanno TAP e nei giornali leggi che così potrà arrivare energia "PULITA" E "A BASSO COSTO"
E tutti zitti, basta che non mi alzano le bollette

unoqualunque

ciao Erst4, ti leggo sempre volentieri. Dell'alluvione del '66 non ricordo d'aver letto di danni causati dal vento. Il tuo intervento mi ha spinto a curiosare.
La prov.di TN è coperta da 390.463 ettari di bosco, pari a 3904 km quadrati sui 6207 dell'intera provincia. Possiamo dire che 2/3 della superficie provinciale è boscata.
Il servizio foreste del Trentino ha inventariato il proprio bosco mettendo nella statistica tutte le piante che all'altezza di 130 cm dal suolo abbiano un diametro superiore ai 17,5 cm. Totale 63 milioni di metri cubi. Ho trovato in rete un inventario nazionale foreste e serbatoi di carbonio che inserisce tutti gli alberi di diametro superiore ai 4,5 (sempre all'altezza di m 1,3). Con questo calcolo il patrimonio trentino sale a 106 milioni di metri cubi. I nostri 2 milioni di metri cubi abbattuti dal vento del 29/10 sono meno del 2% del bosco trentino. Nel sito, alla voce fauna e foreste, la stessa provincia scrive che il bosco cresce di circa 1 milione di metri cubi all'anno e all'esbosco sono destinati solo 0,5 milioni di metri cubi/anno.
Si è pianto molto sul bosco che ci metterà un secolo a riprendersi. La penso ancora una volta fuori dalla media. Intanto perchè un abete adulto, in silvicoltura maturo, ha 70-80 anni e poi perchè anche prima di diventare maturo svolge egregiamente la sua funzione di protezione del pendio. La tempesta ha fatto quello che la Magnifica Comunità di Fiemme usa a sistema di silvicoltura: il taglio raso a buche, cioè il taglio di tutto quello che si trova sull'area destinata, favorendo la biodiversità e la riscrescita con le piante pioniere, tipicamente tutte eliofile, cioè che prediligono l'ambiente luminoso.
Circa la prevenzione ho già scritto che la nostra regione era già avanti ai tempi in cui era parte del impero ausburgico e che le loro opere idrauliche siano tutt'ora parte integrante della protezione dell'ambiente.

unoqualunque

ciao Fix
per il cambiamento climatico andrebbe fatto qualcosa che vada oltre le chiacchere. Da quanto ho capito il protocollo di Kyoto e successivi mirano solo a una riduzione dell'aumento di CO2 e non a una sua riduzione. Ma non abbiamo il senso dell'emergenza e alla parola prevenzione siamo fermi alla comprensione del concetto.

Nel mio piccolo ho tento. Mi sposto a piedi tutte le volte che posso. Serve anche a limitare la panza nei confini del vestiario  :) 8)
Ho speso poco meno di 14mila euroni per l'impianto fotovoltaico e pompa di calore per rendere più verde la mia casetta. Per le tasche non è stato un affare: sono in casa alla sera quando devo comprare corrente dal'Enel (Trenta) e di giorno i miei pannelli producono corrente che vendo a Trenta. Dov'è il marcio? La corrente che compro ha un prezzo doppio di quella che vendo.
Scaldo a legna, bruciandola rendo all'atmosfera trentina quello che l'albero crescendo ha tolto. La legna viene dalla toscana. Il gas verrebbe dalla Siberia, Putin permettendo, km di gasdotti, TAP, navi metaniere. Il gasolio da Libia, Iran, Iraq, Arabia in petroliera, raffinato, trasportato e bruciato, dando all'atmosfera un carbonio di un'atmosfera di milioni di anni fa.

FIX

Il fatto che non si possa più avere lo scambio sul posto "reale" e cioè utilizzare la rete elettrica nazionale per accumulare l'energia che producono i pannelli delle piccole istallazioni è un'altra di quelle imposizioni politiche che mirano a far cessare le rinnovabili.
Sempre con la scusa che bisogna mantenere bassi i costi dell'energia.
Vi pare possibile che un cittadino o una piccola impresa non possa utilizzare la rete elettrica per accumulare energia dopo che è stata di fatto pagata con le tasse che abbiamo versato da decenni?
Di fatto negli ultimi anni si è investito poco o niente sui sistemi di accumulo elettrico che sarebbero utili a questo scopo, così come non si è speso nulla per il miglioramento della rete e la diminuzione delle perdite
Però al contempo si mantengono carrozzoni come ENEA, GSE, TERNA la cui principale utilità è quella di farti diventare scemo se hai un qualsiasi problema, anche il più banale.
Il discorso è troppo complicato da affrontare in un forum (di furgoni) quindi non vado avanti.
Dico solo che mi spiace per le persone e per i territori che sono stati coinvolti da queste sfuriate metereologiche e per quelli che purtroppo lo saranno nel futuro, perchè non basta che qualche illuminato (come te) spenda i suoi risparmi per scaldarsi in modo sostenibile. 

WestyLady

#191
Per chi non è riuscito a partecipare....

https://formitaly.volkswagen-veicolicommerciali.it/welovecaliforniatipensa?fbclid=IwAR0NuBo4gegLzxXhfgDo2SCx-vWT1UmRWHfnrgQKb

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