Dubbio su particolare nel motore 2.5 TDI 102cv

[raudo]

...o Sardegna...


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[teohd]

ne ho visti tanti, e quelli che arrivano in italia sono i tedeschi marci. togli l'1% ma il restante sono scarti dei tedeschi che vanno in giro in europa, italia compresa. i km scalati sono all'ordine del giorno è oggi i tedeschi vengono qui da noi a prendere i nostri sano per portarli da loro, questa la dice lunga.
poi è logico che quelli belli ci sono, ma rimangono sempre per il mercato interno e, costando il giusto, non finiscono nelle mani dei commercianti italiani i quali comprano il primo prezzo per "riqualificarlo" il minimo sindacale per trarne profitto.
e questo vale anche per le auto, non solo per i nostri furgoni...

[xgiacomo]

Ogni furgone ha la sua storia, ma se è stato nel sale bisogna dare un'occhiata in più alla carrozzeria

[xgiacomo]

...o Sardegna...


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Non farmi parlare, va.. 

[raudo]

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[brumbrum]

Ecco, è forse questo il punto, quelli che arrivano in Italia (con miracolo di San Bernardino annesso).
Premesso che l'esperienza che ho riportato vale come il due di picche a briscola, mi ritrovo comunque con quello che dice Fedee: quando sei per strada a livello di percezione il parco mezzi (auto/moto/camper...) in media è di maggiore qualità rispetto al nostro; il tutto forse dovuto a una cultura diversa, un TUV più severo (ma che lascia libertà maggiori per altre realizzazioni), un potere di acquisto più alto, non so.

[Cordy]

Potere di acquisto più alto. Mi hai sbloccato un lontano ricordo...
Nel... boh? 1988 o forse 1999 iniziai a lavorare per una società del gruppo Mannesmann, qui in Italia. Nel '91 ci fu l'ingresso nello SME (Sistema Monetario Europeo o "serpentone") e nel 1992 il primo tentativo di blocco dei reciproci fattori di cambio fra le monete aderenti. A memoria, nel... '94? '96? boh... giù di lì, ci fu un riassestamento, con i fattori di conversione bloccati. Cambio finale, usato poi per passare all'euro, 1 marco tedesco = 999 lire. Me lo ricordo ancora!
Io facevo parte di una funzione aziendale particolare, il marketing di prodotto, per cui periodicamente ci si radunava, con i vari manager nazionali, per scambiarci un po' di idee. Col coltello sotto il tavolo... ma vabbé, ci sta. Un giorno, per caso, si va a cena e si finisce a parlare dei vari stipendi. A parità di funzione, con uno stato fallito che non mi dava di certo gli stessi servizi e benefici, il mio stipendio era UN QUINTO di quello del mio omologo tedesco e meno della metà dell'inglese. Il francese, pur non essendo così esageratamente superiore, era comunque di parecchio superiore. L'austriaco non lo contiamo, perché ricopriva anche funzioni internazionali, quindi non era un pari livello. Ma io, per quegli anni, in Italia ero un privilegiato, con stipendio alto, ricchi benefit (auto aziendale mica male), sanità integrativa, ecc. ecc. eppure, nel confronto internazionale ero l'ultimo.
E si parlava sempre di "eccessivo costo del lavoro in Italia, come fattore di mancanza di competitività". Tant'é vero che allora c'era molto più lavoro e molte più fabbriche (anche di proprietà estera) di oggi, che il costo del lavoro non viene più citato come problema. Mah... ce l'hanno raccontata, cari miei.

Peraltro, inizialmente avevo pensato che la differenza fosse dovuta ad un diverso costo della vita, più alto in Germania. Salvo poi andarci in vacanza e scoprire che i consumi essenziali sono allineati o con costi più bassi dei nostri...

Quindi: si, il loro reddito disponibile (e le loro vacanze, il loro servizio sanitario, le loro pensioni) son migliori di quelli italiani.

Ma finiamo OT, mi sa, se sviluppiamo oltre il concetto.

[raudo]

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[raudo]

Tedesco =  marcio!

In linea di massima, credo. Non vorrei fare il bastian contrario, e il campione è troppo piccolo per avere una valenza statistica, però il mese scorso mentre ero su in Germania (Baden-Wuerttemberg, quindi parte sud, vicino alla Svizzera) ho incontrato un po' di T4-T5 (compresi quelli di Deutsche Post). Ovviamente non ho resistito e, quando potevo, andavo a sbirciare sotto...
Beh, a parte qualche rottamone multifoglie (di ruggine), alcuni non erano poi tanto diversi dai migliori dei nostri nati italiani.

Pugnette...
È solo un effetto aureola.



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[fedee]

Potere di acquisto più alto. Mi hai sbloccato un lontano ricordo...
Nel... boh? 1988 o forse 1999 iniziai a lavorare per una società del gruppo Mannesmann, qui in Italia. Nel '91 ci fu l'ingresso nello SME (Sistema Monetario Europeo o "serpentone") e nel 1992 il primo tentativo di blocco dei reciproci fattori di cambio fra le monete aderenti. A memoria, nel... '94? '96? boh... giù di lì, ci fu un riassestamento, con i fattori di conversione bloccati. Cambio finale, usato poi per passare all'euro, 1 marco tedesco = 999 lire. Me lo ricordo ancora!
Io facevo parte di una funzione aziendale particolare, il marketing di prodotto, per cui periodicamente ci si radunava, con i vari manager nazionali, per scambiarci un po' di idee. Col coltello sotto il tavolo... ma vabbé, ci sta. Un giorno, per caso, si va a cena e si finisce a parlare dei vari stipendi. A parità di funzione, con uno stato fallito che non mi dava di certo gli stessi servizi e benefici, il mio stipendio era UN QUINTO di quello del mio omologo tedesco e meno della metà dell'inglese. Il francese, pur non essendo così esageratamente superiore, era comunque di parecchio superiore. L'austriaco non lo contiamo, perché ricopriva anche funzioni internazionali, quindi non era un pari livello. Ma io, per quegli anni, in Italia ero un privilegiato, con stipendio alto, ricchi benefit (auto aziendale mica male), sanità integrativa, ecc. ecc. eppure, nel confronto internazionale ero l'ultimo.
E si parlava sempre di "eccessivo costo del lavoro in Italia, come fattore di mancanza di competitività". Tant'é vero che allora c'era molto più lavoro e molte più fabbriche (anche di proprietà estera) di oggi, che il costo del lavoro non viene più citato come problema. Mah... ce l'hanno raccontata, cari miei.

Peraltro, inizialmente avevo pensato che la differenza fosse dovuta ad un diverso costo della vita, più alto in Germania. Salvo poi andarci in vacanza e scoprire che i consumi essenziali sono allineati o con costi più bassi dei nostri...

Quindi: si, il loro reddito disponibile (e le loro vacanze, il loro servizio sanitario, le loro pensioni) son migliori di quelli italiani.

Ma finiamo OT, mi sa, se sviluppiamo oltre il concetto.

sono d'accordo con l'80%, ma ci sono da dire 3 cose:
1) i rapporti tra gli stipendi non sono piu' quelli. il mio contratto da ricercatore e' circa il 50% in piu' di uno italiano.
2) e pensioni non sono migliori in germania, ANZI! e' retributivo da una vita, e quando i tedeschi sentono parlare delle pensioni italiane saltano sulla sedia. e' anche uno dei cavalli di battaglia dei partiti populisti sia in D che in NL contro i paesi spendaccioni. garantito. la pensione di un mio pari in italia e' piu' alta della mia in germania (nonostante la differenza di stipendio). in italia non ho mai sentito di gente che prende meno del 50% del suo ultimo stipendio (con una storia lavorativa minimamente "decente").
3) costo della vita allineato e' vero, tranne 1 particolare: il costo degli alloggi. facendo un paragone mainz-bergamo, c'e' un fattore 3 minimo (e in continua crescita)! anche per gli affitti, ma quelli sono ancora "accessibili", il problema e' la "lotta" per essere "accettati" tra decine di richieste.

sorry per l'OT

[raudo]

Poi hanno una lingua assurda...


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[fedee]

Poi hanno una lingua assurda...


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VERO!! e bevono birra!! bleah! (tranne che nella mia zona)

[xgiacomo]

Comunque io fra volontariato elettronico, raduni, centraline e amici vari, di t4 ne vedo tanti, ultimamente anche troppi.. Basta un occhiata sotto il parabrezza, un toc sul passaruota e chiedo:
- "Germania?"
..la risposta è sempre sì! 

[teohd]

Potere di acquisto più alto. Mi hai sbloccato un lontano ricordo...
Nel... boh? 1988 o forse 1999 iniziai a lavorare per una società del gruppo Mannesmann, qui in Italia. Nel '91 ci fu l'ingresso nello SME (Sistema Monetario Europeo o "serpentone") e nel 1992 il primo tentativo di blocco dei reciproci fattori di cambio fra le monete aderenti. A memoria, nel... '94? '96? boh... giù di lì, ci fu un riassestamento, con i fattori di conversione bloccati. Cambio finale, usato poi per passare all'euro, 1 marco tedesco = 999 lire. Me lo ricordo ancora!
Io facevo parte di una funzione aziendale particolare, il marketing di prodotto, per cui periodicamente ci si radunava, con i vari manager nazionali, per scambiarci un po' di idee. Col coltello sotto il tavolo... ma vabbé, ci sta. Un giorno, per caso, si va a cena e si finisce a parlare dei vari stipendi. A parità di funzione, con uno stato fallito che non mi dava di certo gli stessi servizi e benefici, il mio stipendio era UN QUINTO di quello del mio omologo tedesco e meno della metà dell'inglese. Il francese, pur non essendo così esageratamente superiore, era comunque di parecchio superiore. L'austriaco non lo contiamo, perché ricopriva anche funzioni internazionali, quindi non era un pari livello. Ma io, per quegli anni, in Italia ero un privilegiato, con stipendio alto, ricchi benefit (auto aziendale mica male), sanità integrativa, ecc. ecc. eppure, nel confronto internazionale ero l'ultimo.
E si parlava sempre di "eccessivo costo del lavoro in Italia, come fattore di mancanza di competitività". Tant'é vero che allora c'era molto più lavoro e molte più fabbriche (anche di proprietà estera) di oggi, che il costo del lavoro non viene più citato come problema. Mah... ce l'hanno raccontata, cari miei.

Peraltro, inizialmente avevo pensato che la differenza fosse dovuta ad un diverso costo della vita, più alto in Germania. Salvo poi andarci in vacanza e scoprire che i consumi essenziali sono allineati o con costi più bassi dei nostri...

Quindi: si, il loro reddito disponibile (e le loro vacanze, il loro servizio sanitario, le loro pensioni) son migliori di quelli italiani.

Ma finiamo OT, mi sa, se sviluppiamo oltre il concetto.

sono d'accordo con l'80%, ma ci sono da dire 3 cose:
1) i rapporti tra gli stipendi non sono piu' quelli. il mio contratto da ricercatore e' circa il 50% in piu' di uno italiano.
2) e pensioni non sono migliori in germania, ANZI! e' retributivo da una vita, e quando i tedeschi sentono parlare delle pensioni italiane saltano sulla sedia. e' anche uno dei cavalli di battaglia dei partiti populisti sia in D che in NL contro i paesi spendaccioni. garantito. la pensione di un mio pari in italia e' piu' alta della mia in germania (nonostante la differenza di stipendio). in italia non ho mai sentito di gente che prende meno del 50% del suo ultimo stipendio (con una storia lavorativa minimamente "decente").
3) costo della vita allineato e' vero, tranne 1 particolare: il costo degli alloggi. facendo un paragone mainz-bergamo, c'e' un fattore 3 minimo (e in continua crescita)! anche per gli affitti, ma quelli sono ancora "accessibili", il problema e' la "lotta" per essere "accettati" tra decine di richieste.

sorry per l'OT

mio padre prende 950€ al mese dopo 45 anni di fonderia a milano. fai sapere ai tedeschi che non siamo messi bene neanche qui. e poi ne riparliamo quando ci dovremo andare noi...

[raudo]

Mnk!


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