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Il feuilleton di Pasqua

Aperto da Cordy, Aprile 04, 2024, 03:18:40 PM

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Cordy

Pensavate di averla scampata, eh? Ed invece no! Eccomi qui con il feuilleton di Pasqua.

Il tutto comincia la settimana prima, con il mezzo che perdeva acqua, da ritirare dal meccanico locale. Che ha riparato la perdita d'acqua, ma ha (forse?) lesionato il cablaggio del sensore di massima pressione olio, con lucetta lampeggiante e cicalino impazzito, manco il mio Carthag-one (così lo chiamiamo in famiglia...) fosse un veicolo moderno pieno d'elettronica, spie e centraline, invece di un vecchione di 32 anni, con poco di più della batteria.
Comunque, (come forse avrete letto nel post dedicato) risolvo autarchicamente cambiandomi un fast-on e parto sperando nella proverbiale affidabilità Volkswagen... (sgrat, sgrat... sapete che cosa sto facendo, no? ::) ).
Talmente fiducioso di aver risolto il problema, che NON rimetto il para-motore, porto con me la pinza per i fast-on ed abbondanti cavi e fast-on, per poter intervenire da sotto al mezzo e tamponare eventuali problemi. Insomma: il solito stress, c'è sempre qualcosa che (a me) rompe le scatole, in vacanza!

Prima di partire, lavo bene il mezzo, con i rulli, poi mi rendo conto che ho le spatole tergi finite e ne compro di nuove da Bep's. Crepi l'avarizia, su consiglio della commessa, delle Bosch Aerotwin S. Perché il meteo, per il giorno di rientro (Pasquetta) indica nubifragi.

Confortato da così "liete" premesse, alle 12 recupero la moglie al lavoro: è venerdì santo, in autostrada è una bolgia incredibile. Prima di partire ho mangiato una focaccina dell'Esselunga (oggi sarebbe digiuno, ma devo guidare...). Lei mangia la sua mentre siamo in autostrada.

Imposto Waze e seguo fiducioso le sue indicazioni. Cioè, faccio Piacenza-Bologna a 90 di media, con numerose soste in coda. Poi, la panoramica. Sto andando a Perugia, per vedere una bella mostra, non ho voglia di sentire le lamentele della moglie per le infinite gallerie della direttissima (le odia, soffre un pochino di claustrofobia) e quindi faccio la salita della panoramica Bo-Fi. Il mezzo si comporta benissimo, nessuna spia, cicalino, nulla. Anche la temperatura, grazie anche ad un clima tiepido, ideale per viaggiare, non si alza più di tanto. O forse era ora di cambiare i manicotti... boh. Però, almeno per ora, problemi zero.

A Firenze Scandicci il navigatore mi butta fuori dalla A1, mi fa fare il raccordo Fi-Siena, poi anche su quello mi butta fuori un paio di volte, sempre per code ed incidenti, ma... com'è, come non è, alle 19:05 arriviamo alla nostra destinazione prevista, un parcheggio sotto le mura di Perugia, quello più vicino possibile al centro. Arrivo io e va via uno: mi infilo e per oggi posso spegnere il motore. Problemi, zero! Anzi: la mia solita fortuna nel parcheggiare, dato che non vedo più nessun cambiamento, nella composizione del parcheggio, tutto pieno fin oltre i posti segnati.

Facciamo una cena molto frugale (pomodoro e mozzarella, una mela, sembra in ossequio al venerdì santo) e poi facciamo due passi. O meglio, due scalini: il percorso per il centro infatti inizia con un'infinita scalinata, proprio a due passi da dove abbiamo parcheggiato. Raggiunto il livello superiore, di lato alla chiesa di Sant'Ercolano, cerco di orientarmi con le cartine sul cellulare, prima Osmand e poi Gmaps, per vedere qualcosa in centro, ma... strano per me (i miei figli dicono che ho ingoiato una bussola da piccolo... ;D ), mi perdo. Non una, non due, ma addirittura tre volte. Mai successo, incredibile! Ovviamente, data l'ora tarda, la chiesa è chiusa, ma riusciamo a vedere una piccola parte degli incredibili meandri interni della rocca Paolina.

In qualche modo, torniamo al camper, operiamo la conversione giorno-notte e ce ne andiamo a dormire.

Domani cercherò di capire meglio dove ho sbagliato, perché mi sono perso. Certo è che, fra stanchezza, tirate nei giorni precedenti per preparare il mezzo, i 400 km alla guida e forse anche il semi-digiuno, sono bello cotto.

Domani è un altro giorno e si vedrà. E domani, se avrò tempo, leggerete anche voi. Segue... ;)
Ciao!
Stefano - Piacenza
Carthago Malibu 31.1 su VW T4 P.L. - 2.4D 5 cil. (AAB) 57 kW del 1992

Cordy

Ci siamo lasciati qui:


cioè, in un parcheggio a pettine, nel cuore del centro di Perugia, che è pur sempre un capoluogo di regione.
La notte trascorre serena, silenziosa, tranquillissima. Siamo nel triduo pasquale, quindi non hanno nemmeno suonato le campane. Ci svegliano, festanti come loro solito, gli uccellini dei dintorni. Che meraviglia!
Dopo un po', passa la locale azienda della nettezza urbana a spazzare meccanicamente le strade, ma è l'unico rumore umano dalla sera precedente. Fatte le dovute abluzioni ed una buona colazione, siamo pronti, ma stavolta non mi voglio proprio perdere! Quindi, imposto Osmand in modalità pedonale e mi faccio guidare fino alla sede della mostra. Vedo che mi fa evitare le scalette e fare un giro più lungo. Boh? Mi fido!

In effetti, dopo 10 minuti di percorso a piedi, sbarchiamo in una serie di scale mobili, ricavate sotto al centro storico e che ci portano fin SUL centro storico di Perugia. No, non ho sbagliato preposizione: il centro di Perugia è fatto a strati sovrapposti, come una torta millefoglie. Guardando dall'alto, cioè guardando la cartina, eravamo a 250 metri a sud est dalla sede della mostra. Ma... eravamo anche 150 metri più in basso! Anche considerando la scaletta, eravamo comunque ancora molti metri sotto e su un percorso non comunicante con il sopra. Per forza, ieri sera mi sono perso, guardando la cartina, che è piatta!

Tra l'altro, chi, come me, è nato, cresciuto ed in sostanza sempre vissuto in una città di antica fondazione romana, con i suoi cardo e decumano che sono esattamente ad angolo retto uno con l'altro e che ispirano quindi una disposizione regolare ad isolati rettangolari, una città tardo medioevale come Perugia, con i suoi percorsi a spirale, in continue salite e discese ed edifici con 8-10 piani sopra al suolo ed altrettanti sotto... crea una bella confusione mentale, specie al buio!


Comunque, stavolta non mi perdo e per la via più breve arriviamo alla biglietteria della mostra, che sarà aperta solo fino al 9 giugno e che consiglio caldamente di visitare, se vi piace l'arte sacra pre-rinascimentale. E' all'interno della Galleria Nazionale ed è centrata sulla figura del "maestro di San Francesco", l'anonimo artista che affrescò la basilica inferiore di Assisi, in parte andata perduta (purtroppo) per i lavori eseguiti nei secoli successivi, che hanno aperte cappelle laterali nei suoi meravigliosi affreschi, distruggendoli in parte. A me, piace di più della basilica superiore, affrescata da Giotto (qui i danni li hanno fatti numerosi terremoti), ma questi sono i miei gusti personali.

Oltre a numerose e molto significative opere, in arrivo in prestito anche da prestigiosi musei esteri, la mostra ospita una ricostruzione in 3D proprio della basilica inferiore di Assisi, con una splendida spiegazione. Proseguiamo poi la visita vedendo la collezione della Galleria Nazionale, che completa il percorso della mostra, arrivando fino al "Nero assoluto" di Burri, dei nostri giorni, in un filo ideale che lega il percorso artistico umbro nei secoli.
Peraltro, il museo occupa il secondo e terzo piano del "Palazzo dei priori", ancora oggi sede del comune di Perugia:


Il centro di Perugia merita sicuramente una visita, ma s'è fatta una certa ora; quindi, ci allontaniamo dalla zona più turistica ed individuiamo un ristorante pieno di abitanti del posto. Facciamo un pasto abbastanza veloce, ma su cui non mi soffermerò (non ci tornerei..., anche se non posso dire di aver mangiato male) e finiamo la visita del centro. Notevole anche la Rocca Paolina, che avevamo iniziato a visitare la sera prima, ma a fine pomeriggio, escludendo la mostra, perché avevo il cellulare spento, l'odometro segna oltre 12 km a piedi all'attivo!

"Un po' stanchini" (cit.) riguadagniamo la via di casa, anzi del camper. Dopo esserci rifocillati un po', si riparte. La cambusa è vuota, quindi, per prima cosa, si fa la spese, per i 2 giorni seguenti (è Sabato Santo) e poi si deciderà. Comprata qualche cosina sfiziosa, come la locale torta al formaggio ed un sugo a base di crema e tartufi, decidiamo di spostarci a San Casciano dei Bagni.
Lo spostamento avviene senza problemi ed in breve siamo parcheggiati nell'area dedicata ai camper, proprio sotto il paese. Non ha alcun servizio dedicato a noi camperisti, è un semplice parcheggio a fondo naturale, l'ultimo prima della ZTL con controllo con telecamere. Per di più, non è esattamente in piano, ma, una volta cenato, siamo pronti per essere accolti nelle capaci braccia di Morfeo e... se ne riparlerà il giorno di Pasqua, cioè, per noi, all'indomani. Ma per chi mi legge, quando avrò tempo di scrivere la prossima puntata...
Ciao!
Stefano - Piacenza
Carthago Malibu 31.1 su VW T4 P.L. - 2.4D 5 cil. (AAB) 57 kW del 1992

Cordy

La mattina dopo è Pasqua. Ci ritroviamo praticamente ammassati, abbracciato uno all'altra, come da ragazzi, ma avvolti ognuno nel proprio sacco a pelo. Non è un ritorno di fiamma di due vecchietti, ma più semplicemente l'effetto della pendenza del parcheggio. :-X

La giornata però comincia benissimo, con una cosa davvero poco consueta: nonostante si sia alzato un vento freddo e forte, mia moglie, per la prima volta da quando andiamo in camper (un quarto di secolo, più o meno... :-\ ) mi dice: "ho caldo"! VIVA LA TRUMATIC! ;D  Ma anche il sacco a pelo da spedizione polare che le ho affibbiato...

Comunque, ci alziamo, facciamo le solite cose (colazione, igiene personale) e poi si va, alla scoperta del paesino di San Casciano dei Bagni. Dopo una breve salita spacca-gambe, arriviamo in paese. Scopriamo che sta per iniziare la messa nella chiesa parrocchiale e ci fiondiamo dentro, con i paesani vestiti a festa. Noi siamo piuttosto sportivi, ma non ci sentiamo a disagio.
La funzione viene officiata da don Joseph. Il nome sarebbe Onyinye, ma vi sfido a memorizzarlo, io ho dovuto cercarlo su internet, per scriverlo qui! Comunque, un giovane sacerdote di colore, che sta ancora impratichendosi con la nostra bella (ma complicatissima) lingua. Il contrasto fra lui e gli altri che leggono le letture o le preghiere, è stridente: da un lato, i toscani, con la loro scioltezza e familiarità con l'italiano, sempre parlato in modo impeccabile, alle orecchie di noi non toscani. Dall'altra, il povero sacerdote, che sta ancora cercando di capire come diavolo si pronunciano certe parolone.
Comunque, non si fa certo mettere in difficoltà per così poco.
Inizia l'omelia inciampando non poco, finché arriva dove voleva arrivare: ci fa riflettere sul significato della giornata, sul fatto che noi dovremmo essere in piedi ad esultare e cantare alleluia. Dopodiché, a metà dell'omelia, si mette a cantare l'alleluia a squarciagola, invitandoci con le mani ad alzarci e cantare con lui. Dopo un po' siamo in piena "messa gospel", con tutti che cantano, battono le mani a tempo, ondeggiano, mentre don Joseph ci fa il contro canto, con il suo vocione baritonale (però intonato). Poi, ci fa sedere e termina l'omelia. Esperienza fuori dall'ordinario: fra me e me rifletto che forse la chiesa italiana (europea?) a furia di dispute teologiche è esausta, mentre gli africani, tanti, giovani e vitali, sono il futuro della "nostra" (ancora? boh...) religione. Comunque, pur con qualche inciampo, arriviamo a fine messa. Il sacerdote ci invita a sedere, passa a salutare ed a stringere la mano a tutti e poi ci impartisce il classico "la messa è finita...".
Riguadagniamo l'esterno, ma vi consiglio una visita alla parrocchiale: c'è una pala d'altare del '300 semplicemente strepitosa. Ed a fianco ha un piccolo, raccolto, interessante oratorio.
Torniamo a noi: a pochi passi c'è la sede del comune, in cui (a piano terreno) è allestita una piccola mostra con una minima parte dei reperti trovati nel bagno grande (vedi più sotto) e da lì si può accedere ad una terrazza panoramica. La vista è impedita dalla presenza di umidità all'orizzonte; siamo in una giornata di pre-scirocco, cioè oggi il vento è gelido e viene da nord e ramazza tutta l'umidità al suolo, creando un effetto caligine sul panorama. Che però è comunque piuttosto ampio:

peccato per quei nuvoloni!

Tornati in camper, facciamo un ricco pranzo di Pasqua, seguito da riposino. Poi, prendiamo la sterrata che prosegue oltre il parcheggio ed arriviamo nella zona delle fonti termali. Prima al lavatoio, nella sua forma attuale, ottocentesco, ma esistente praticamente da sempre ed alimentato da due fonti a 38° circa. Più sotto ci sono le 3 vasche del bagno grande. Le vasche attualmente disponibili (liberamente) al pubblico sono alimentate da una fonte presente dall'altra parte della strada, una polla in un piccolo cratere, da 41,5° C e dall'antichissima fonte presente nella contigua area di scavo archeologica, a 42° C. In pratica,



a destra della palizzata in lamiera grecata ci sono gli scavi di cui parlerò fra breve. Un tubo porta l'acqua, che sgorga all'interno degli scavi, subito fuori, alle vasche aperte al pubblico e di realizzazione di un secolo fa circa. Realizzazione che ha reimpiegato materiali recuperati dalla zona ora oggetto di studio e chiusa momentaneamente al pubblico.

Ma di che cosa si tratta? Di un tempio di epoca presumibilmente etrusca, nato su una fonte termale. A cui i romani sovrapposero un tempio, presumibilmente dedicato alla dea Cibele. Poi, con le invasioni barbariche, gli abitanti del luogo entrarono nella piscina sacra, l'area nota come il "sancta sanctorum" ed a cui era vietato l'accesso a tutti, eccetto i sacerdoti. Vi infilarono quel che rimaneva del tempio: offerte votive "avanzate", statue, colonne, fregi in marmi pregiati... tutto. Così la piscina termale sacra, piuttosto profonda, divenne una vasca aperta a tutti, sempre alimentata dalla fonte termale, sempre frequentata (la località è anche una delle tappe della Francigena), fino ai tempi del "Grand Tour", a fine '700, primi dell'800.
Poi, piano piano, qualcosa si comincia a capire, tastando il fondo con i piedi...





Per chi desidera saperne di più, segnalo la puntata apparsa su Rai Storia di una benemerita trasmissione divulgativa (Viaggio nella bellezza), io mi fermo qui, sperando di avervi incuriosito.
https://www.raiplay.it/video/2023/06/Italia-viaggio-nella-bellezza---Come-un-fulmine-nellacqua-I-bronzi-di-San-Casciano-dei-Bagni-678281b4-2fe4-49eb-bf37-40a2eec55119.html

Sempre a piedi, riguadagniamo il camper e facciamo un piano: è relativamente presto, si potrebbe fare un salto al mare, a portata c'è la mitica cala Violina (ci sono passato due volte in bici e vorrei farla vedere a mia moglie), ma il meteo è pessimo. Guardando fuori, capisco che i meteorologi l'hanno azzeccata: domani pioverà. Quindi, decidiamo di tornare per strada normale, fermandoci a dormire... dove capita, vediamo un po' dove saremo per ora di cena! Il bello del T4, no? Faccio una valutazione spannometrica e ritengo che potremmo arrivare nella zona del lago di Bilancino, dove già siamo stati benissimo una notte. Si parte!
Le curve sono infinite; quando la strada è diritta, ci pensano le rotatorie! Comunque, com'è, come non è, più per caso che altro (o forse perché non incontriamo quasi nessuno...) alle 19 siamo parcheggiati sulla riva del lago di Bilancino. Manco a farlo apposta. Mentre si prepara la cena, s'alza il vento, caldo, caldissimo: scirocco. Porta un pulviscolo rossiccio: la sabbia del deserto del Sahara. In men che non si dica, cala il buio ed un silenzio improvviso, entrambi fittissimi. Impressionante. Se non ci fosse il vento a sibilare fra i rami, ci sarebbe da soffrire di vertigini: fuori il buio è davvero assoluto, non si vede nessuna luce. Anche l'unico camper rimasto, parcheggiato dall'altra parte dello spiazzo, sembra disabitato. So che non lo è, ma si vede che sono già a letto o che hanno oscuranti particolarmente efficaci, chissà.
Comunque, trascorriamo una notte piacevole, tranquillissima. Domani... leggerete domani! ;)  sempre se avrò tempo.
Ciao!
Stefano - Piacenza
Carthago Malibu 31.1 su VW T4 P.L. - 2.4D 5 cil. (AAB) 57 kW del 1992

Bardo

Caspita, è sempre un gran piacere leggere i tuoi resoconti di viaggio!
Avanti così, e grazie!!
Vw T6 Caravelle 4M soffiettato - prov. LC

Aiace

Davvero! Sto giro ho resistito e l'ho letto tutto in una volta ;D

Aspetto la conclusione... Domani!!
 :)
T4 Beach
ACV 2.5TDI

Cordy

Ho ricevuto i complimenti di due nickname molto letterari... 8)
Grazie!

Terminiamo il racconto, che non ha più una storia da raccontare. Nel senso che il giorno di Pasquetta ci siamo svegliati sotto un cielo grigio e basso e mentre stavamo facendo una tranquillissima prima colazione, ha iniziato a piovere. Come previsto. E, come previsto, l'idea era di rientrare facendo sempre percorsi non autostradali, quindi Futa e SS9 Emilia. Un camper stop e parcheggio del mezzo. Nulla da raccontare, insomma.

Se non che... il mezzo è un T4. Con 32 primavere sul groppone. Prima di partire, riparato nell'impianto di raffreddamento del motore e guastato (in un colpo solo, voilà!) dal meccanico nella parte elettrica, poi rabberciata dal sottoscritto. Ne ho già riferito, ricordate? E poi c'è il post "tecnico", che ha dato il via ad infinite discussioni sulla preziosità del forum. Ma qui il punto è diverso.
La pioggia, come previsto, porta con sé anche molta sabbia sahariana, rossiccia. Morale, non ci si vede, dal parabrezza. Ma io, previdente come sempre, ho cambiato una settimana fa le spatole del tergi, installando delle nuovissime Bosch in silicone, mono-lamina, ultimissimo modello, super silenziose. Chi segue il gruppo Telegram sa già tutto. Perché, al momento di abbassare il tetto e partire, ho anche pensato bene di dare una pulita al vetro e... tombola! Le spatole non appoggiano in modo regolare sul vetro, pulendo solo in modo molto limitato il vetro. Quindi, per prima cosa ho fatto un mini-video, postato sul gruppo telegram e sperato che qualcuno avesse una soluzione ponte, per consentirmi di arrivare a casa. Poi, ho cercato i meccanici in zona, per vedere che non fosse un problema della meccanica del tergi. Ma avevo fatto passare tutto il meccanismo, controllando in particolare che i dadi che premono le racchette sul mille-righe (un difetto classico del T4, specie lato passeggero) fossero ben tirati. Anzi: nell'occasione ho rinnovato l'applicazione del loctite blu.

Al terzo meccanico ho deciso di desistere. Pasquetta, quindi non rispondono, al limite avranno una linea per le varie centrali operative, in caso di richieste di traino, ma mi sembra eccessivo.

Pensa che ti ripensa, prendo l'astina del controllo del livello dell'olio e con quel pochissimo olio che ci rimane attaccato, in 3 o 4 applicazioni, lubrifico un pochino meglio gli snodi del tergi e le mollette che lo premono sul vetro. Ma senza alcun risultato apprezzabile. :-\

Su Telegram, silenzio... quindi?

Quindi, ho pulito il vetro perfettamente con il detersivo per i piatti, ottenendo un parabrezza perfettamente pulito (ed una giacca a vento fradicia...). E poi, sono partito, facendo del mio meglio per vedere attraverso i pochi punti in cui le spatole pulivano.
La fortuna premia gli audaci: dopo il passo della Futa ha smesso di piovere. A quel punto, con un vetro così così, sono riuscito a riguadagnare il garage, non prima di aver fatto un buon pranzo ed aver scaricato tutti i vari serbatoi del mezzo. Il giorno dopo, lavata energica, anche per rimuovere eventuali tracce del detersivo per i piatti: la vernice è ancora quella di 32 anni fa, meglio preservarla riponendo il mezzo bello pulito, no? Pieno di nafta, ritorno dal meccanico a rimontare le "mutande di latta" (= il para-motore) e via in garage. Spina attaccata e pronto per nuove mirabolanti avventure.

Alla prossima puntata.


Ah, come dite? Il tergicristallo? Si, tutto risolto. Al T4 non piacciono le diavolerie moderne. Montato un paio di spatole più tradizionali, con i classici archetti, s'è rimesso a pulire il vetro come dio comanda. Me le hanno cambiate senza fiatare, da Bep's. Anche perché le danno compatibili con i Transporter T4, ma evidentemente non lo sono. Credo che il problema sia che sono molto meno ingombranti di quelle installate normalmente e la molla non arriva a premere fino in fondo, in alcuni punti del vetro, già piuttosto bombato di suo.
Ciao!
Stefano - Piacenza
Carthago Malibu 31.1 su VW T4 P.L. - 2.4D 5 cil. (AAB) 57 kW del 1992

Aiace

Sei un mito  ;D  ;D  ;D
Ti pareva se non ci stava una minchiata? ;D  ;D  ;D
Prima o poi ti farai convinto che il Raptor non ama le soluzioni frivole (moderne) ma quelle di sostanza (tradizionali)

Comunque leggerti è sempre un piacere. Hai un sense of humor cristallino... molto british. Se hai letto "Tre uomini in barca" di Jerome sai cosa intendo (se non lo hai letto... fallo ;D ) e anche una bella "penna" :)   
T4 Beach
ACV 2.5TDI

Cordy

Jerome K. Jerome? Letto tutto, già da ragazzo. ;D
Un accostamento che mi fa troppo onore, in effetti. Io scrivo due cose così, per chi le apprezza (come i miei due lettori), ma anche perché invecchiando scrivere le proprie esperienze aiuta la memoria. Quando avrò più tempo (= pensionato) non avrò più necessità di collegarmi ad internet. Credo che butterò via il cellulare ed il PC e mi dedicherò a qualcosa di più "basic": acquerello al posto delle foto e diario al posto di T4um. Comunque, dormite pure tranquilli: ci vorranno ancora parecchi anni.

Quindi, il succedaneo gratuito del Valium è assicurato ancora per un bel pezzo! ;)
Ciao!
Stefano - Piacenza
Carthago Malibu 31.1 su VW T4 P.L. - 2.4D 5 cil. (AAB) 57 kW del 1992

Aiace

Citazione di: Cordy il Aprile 09, 2024, 05:34:50 PMJerome K. Jerome? Letto tutto, già da ragazzo. ;D
Un accostamento che mi fa troppo onore, in effetti. Io scrivo due cose così, per chi le apprezza (come i miei due lettori), ma anche perché invecchiando scrivere le proprie esperienze aiuta la memoria. Quando avrò più tempo (= pensionato) non avrò più necessità di collegarmi ad internet. Credo che butterò via il cellulare ed il PC e mi dedicherò a qualcosa di più "basic": acquerello al posto delle foto e diario al posto di T4um. Comunque, dormite pure tranquilli: ci vorranno ancora parecchi anni.

Quindi, il succedaneo gratuito del Valium è assicurato ancora per un bel pezzo! ;)

Facciamo così... Acquerello e Diario vanno bene quando sarà ma su T4UM continua a scrivere di tanto in tanto...  :D
T4 Beach
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