I regali di Natale, quelli belli

Aperto da Cordy, Dicembre 29, 2023, 06:31:51 PM

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Cordy

La mattina di Natale, la moglie si sveglia e mi fa: domani partiamo in camper? Andiamo a monte Isola?

 :o  E questo, di per sé, sarebbe già un incipit degno del "Miracolo di Natale"... ;D

Però, dài, ci sta. L'unico problema è che ho passato il Natale a pensare di andare via... ma sono vivo! Quindi, tutto sommato, è stato uno stress buono, positivo, come dicono i medici.

Quindi, la mattina di santo Stefano, si carica l'auto, si va al box (ho mezz'ora di strada, mannaggia...), si trasbordano i bagagli a bordo (poca roba), si tira fuori il camper, si infila dentro l'auto (altra mezz'ora, per tutta l'operazione, perché è l'ultimo box in fondo e ci entro abbastanza "giusto", come misura, sia col camper che con l'auto, dovendo per giunta fare 2-3 manovre).



Però non ho fatto i conti con la mia sbadataggine congenita. Arrivato davanti alla porta basculante, mi rendo conto che ho cambiato il giaccone, lasciando le chiavi in quello che... è rimasto in casa, nell'armadio. Con le pive nel sacco, dandomi giustamente del rimbambito, mentre mia moglie cerca di consolarmi, ritorno sui miei passi e recupero le chiavi. Poi, si torna e si compiono tutte le belle operazioni che debbo fare ogni volta, ma grazie a Dio, anche stavolta entro ed esco senza toccare nulla.

Insomma: alla fine, "sono in plancia di comando", cioè (finalmente) alla guida del mio T4! Riscaldamento al massimo e direzione Cremona per strada normale, dovendo caricare l'acqua. Dopo pochissimo devo abbassare il riscaldamento, perché non c'è davvero freddo, fuori. Arrivato a Monticelli d'Ongina, sfrutto la comoda area attrezzata voluta da una delle poche amministrazioni amiche dei camperisti nei fatti e non solo a parole. Riparto, prendo l'autostrada a Castelvetro Piacentino ed in un'oretta circa sono... eh, si paga pegno... agli outlet di Franciacorta. Vabbé, ne approfitto per dotarmi di un comodo e caldissimo pile, mi "scofano" via un bel piatto di casonsei alla bresciana e siamo pronti a ripartire. In breve, arrivo all'area attrezzata di Sulzano, che è a poca distanza dall'imbarcadero. Due notti ci costeranno 30 euro. Dato il periodo, neanche cari, considerando che ci sono tutti i servizi (WC, docce, camper stop, acqua ed elettricità). Tempo di piazzarsi (mi offrono persino le zeppe, perché il terreno non è perfettamente livellato, ma posso sopravvivere anche leggermente inclinato) e c'è già quasi buio. Eh, è un periodo in cui le giornate hanno ricominciato ad allungarsi, ma sono proprio corte, non sono neanche le quattro e mezzo.
Attacco il cavo ed accendo le luci. Ci rilassiamo una mezzoretta, poi partiamo in perlustrazione di Sulzano. Che non è esattamente una metropoli... ::)

Però troviamo ben presto l'imbarcadero, con tutte le informazioni per la gita del giorno dopo. In pratica, il battello che congiunge Sulzano a Monte Isola (anzi, a Peschiera Maraglio, per essere precisi), offre un servizio simile ad un bus urbano: almeno ogni 15 minuti ce n'è uno che va e che viene. Di notte, si può avere il servizio a chiamata. Fatti due passi in giro per il paesino, torniamo al mezzo e cominciamo a preparare la cena. La stufa mi dà qualche problema, ogni tanto si blocca, immagino (sbagliando...) che ci sia il camino sporco. Comunque, basta spegnere e riaccendere e si rimette a funzionare, per una mezz'ora. Poi... boh, punto e daccapo. Non ci faccio troppo caso, in fondo con un mezzo vecchio qualche inconveniente c'è sempre. Dopo la batteria motore scarica di quest'estate, sono pronto a tutto. Mia moglie, molto ma molto più freddolosa di me, è meno rilassata. Comunque, ceniamo senza altri inconvenienti. Poi, dopo un altro periodo di relax, allestiamo il mezzo per la notte. Qui, sfodero il mio asso nella manica: preparo alla moglie un giaciglio con tanto di materassino termo-riflettente da bivacco e sacco a pelo in pura piuma d'oca della RAB, con temperatura di comfort -10° C! Considerando che il meteo prevede una minima di 6° C, dovremmo dormire tranquilli... ;D

In effetti, notte particolarmente tranquilla. Stufa spenta, nessun rumore da fuori, materassi nuovi (li avevo fatti rifare dal tappezziere auto, belli duri come piacciono a me, in puro stile VW, fra l'altro...), calduccio dei sacchi a pelo. Alle 7 accendo la stufa. Per un po' va, poi si blocca. UFFA!
In qualche modo, porto a temperatura l'abitacolo, ci alziamo a preparare la colazione. E qui mi si apre un mondo... facendo scaldare il latte, scopro l'arcano: la fiamma, anche nel fornello, è molto bassa: sta finendo la bombola! Ricordate? Quella che ho montato ad inizio vacanza estiva e poi ho cercato per mare e per terra, per averne una di scorta? Lei. Però con calma, a casa, ho trovato la bombola. Quindi, finito di mangiare, ci vestiamo. Poi, quando siamo già pronti, cambio la bombola. Fine dei problemi. Ero già pronto a pensare: a casa, tiro giù la Trumatic, cerco un bruciatore nuovo oppure faccio il grande salto e monto un cinebasto? Ed invece, con la bombola nuova, la Trumatic si rimette a ronfare regolare. Ha un grosso pregio, rispetto ai cinebasto: non si sente quasi, quando funziona. Boh, spesa rimandata.

Chiudo il furgone, scendiamo in paese, ci fermiamo in un piccolo market a comprare qualcosa da spilluzzicare a mezzogiorno, prendiamo i biglietti per il traghetto (6,40 euro per 2 andate e ritorno, proprio prezzi da bus urbano) e ci imbarchiamo. Siamo gli ultimi. Appena seduti, il traghetto parte. In qualche minuto siamo di là. Monte Isola è la più alta isola lacustre d'Europa. Già durante il tragitto guardiamo preoccupati la posizione della nostra meta: il santuario della Madonna della Ceriola. E' proprio sul cocuzzolo del monte che forma l'isola, a 600 m di quota.

Noi sbarchiamo a quota 190 circa, quindi ci aspettano più di 400 metri di dislivello. Prendiamo il percorso 2, segnalato come turistico. Mia moglie ha qualche difficoltà a metà, perché il sentiero passa nel bosco, ma in alto e su un pendio abbastanza ripido, può dare una sensazione di leggera vertigine. Comunque, con un ritardo di mezz'ora sugli 80 minuti previsti per il percorso, arriviamo al santuario, senza incidenti. Il santuario è interessante, per gli amanti del genere. All'interno troviamo una famigliola islamica, padre, madre (velata all'islamica) e tre figlie piccole che fanno un gran baccano. Mi chiedo che cosa sono venuti a vedere e che cosa potranno capire, dell'arte presente e dei numerosi ex voto. Ma va bene così: si comportano meglio di parecchi connazionali in visita in santuari, specie in estate. Purtroppo.

Poi ci piazziamo in una delle numerose zone picnic, assieme a due signori che sono venuti su con bici elettriche da migliaia di euro l'una. Mi verrebbe voglia di fare una battuta, tipo "bella forza", ma mi astengo. Consumato il nostro frugale spuntino, decidiamo di fare la discesa per strada, compiendo il periplo dell'isola. Tanto, all'area attrezzata di hanno dato un foglio in cui veniva spiegato che le uniche auto che possono circolare sull'isola sono quelle del prete, del medico e del postino.

E così scopriamo che non è vero: ci sono anche alcuni moto-coltivatori (piccoli trattori con cassone integrato), scooter, un regolare servizio di pullman di linea (pullmini su base Sprinter) ed il furgone del muratore. Anche Monte Isola si sta evolvendo, insomma... :D

Dopo una bella (e lunga... alla fine della giornata il totale sarà di più di 12 km di strada a piedi) passeggiata, arriviamo di nuovo a Peschiera Maraglio. E' stata una giornata di sole, siamo quasi al tramonto. Andiamo in cerca di un bar, per un piccolo rinfresco. Mia moglie sperimenta un interessante "intruglio" che non conoscevamo: il brulé di mela. Cioè il succo di mela caldo ed aromatizzato come se fosse vin brulé, con cannella e chiodo di garofano. Interessante, ma non fa per me: opto per un assai più tradizionale bombardino. Cioè VOV caldo con panna montata abbondante ed una spolveratina di cacao amaro.

Decisamente rinfrancati, torniamo all'imbarco. Mentre aspettiamo quei pochi minuti il traghetto, ci godiamo gli ultimi raggi del sole, ormai basso sull'orizzonte, verso Iseo. E' davvero una stagione pazzesca, il sole fa un giro bassissimo sul mezzogiorno (cioè tutto spostato a sud).

Torniamo in camper, accendiamo il riscaldamento, ci rilassiamo ed in breve il camper è bello caldo. Partiamo per far scorta per la cena. Dopo aver visionato i due ristoranti del paese, poco convinti, torniamo nel super mercatino del mattino. Ravioli, brodo (Star... ma è passabile), formaggi e... il pane? Non lo troviamo. Chiediamo ad un'inserviente, che, molto simpaticamente, ci spiega che hanno solo il pane del giorno prima, congelato alla sera precedente e poi decongelato, ma ancora freddo. Purtroppo, a Piacenza, ormai, il pane è talmente industriale che anche fresco sembra raffermo, quindi lo compriamo lo stesso. Però la signora ci informa che non è in vendita, no, no, è in regalo. "Obtorto collo", accettiamo il regalo, riconoscenti. E così va a finire che facciamo una bella spesa, portando anche a casa qualcosa, con un totale di poco sotto i 50 euro. Alla signora, chiacchierando, spiego che siamo ospiti dell'area attrezzata, con il nostro camper. Sempre meglio, se si spende un po', fare pubblicità positiva anche al nostro modo di fare turismo, no?

Tornati in camper, dopo un'altra mezzoretta di relax, si mangia. morale: alle 9 siamo a letto, come le galline, che nel pomeriggio passano in rassegna tutta l'area attrezzata, decisamente a conduzione familiare. Io la tovaglia, con le briciole, gliela ho scrollata fuori.

La notte passa tranquillissima. La mattina dopo, accensione della stufa, colazione e poi si paga e si parte. Destinazione torbiere ed Iseo. Mi fermo nel parcheggio per camper che c'è di lato ad una grossa industria e ad un Lidl. Lì vicino c'è parcheggiato un T3 bianco e blu in splendida forma. Non faccio in tempo a scendere che vedo arrivare due tizi, con uno che, con fare "saputo" spiega all'altro che il mio è un allestimento Carthago, che è roba buona... intuisco al volo che è il proprietario del T3. Infatti. Mi attacca un bottone infinito, spiegandomi la storia della sua vita. E' un "fulltimer", come li chiamano adesso. Visita il nostro mezzo e poi noi vediamo il suo.  :-[  Era un T3 Westfalia a tetto alto. Lui ha fatto rifare la verniciatura e la meccanica, ma dentro non c'è più niente di originale. Totalmente ricoperto in perline di legno, frigorifero a compressore fissato con quattro angolari di alluminio, vaschetta di plastica, fornellino a gas da campeggio, stufetta a cherosene. Mah... :-X  per un maniaco dell'originale come me, è un po' una bestemmia. Però capisco che lui ha esigenze molto diverse dalle mie.

Andiamo a far la spesa al Lidl. Al ritorno, il fattaccio: nel risalire in camper, mia moglie si busca il più classico "colpo della strega": mal di schiena. :-\  Preparo il pranzo, mangiamo e poi andiamo a fare due passi in centro paese. Ma la vedo rigida, sofferente. Per cui: si ritorna.

Però prima di deciderci a rientrare, le torbiere ci fanno un bel regalo. Prima, nel campo proprio di lato al nostro camper, proprio dalla parte dove abbiamo solo finestre, cinque garzette becchettano tranquille. Poi... improvvisamente, il cielo sembra che si oscuri. E' uno stormo di uccellini, oserei dire storni, a migliaia, che scaccia in malo modo le garzette e si viene a posare sul campo. Poi si spostano sugli alberi (spogli) piantati tutt'intorno, poi tornano a posarsi, ad ondate. Impressionante: un campo che sarà 100 x 100 metri, totalmente coperto di uccelli, che fanno un baccano assordante. Ce ne sarà uno a distanza di 10 cm da quelli vicini, davvero uno spettacolo come riescono a coordinarsi in volo.

Però... eh, ad un certo momento, quando già avevamo deciso di partire... ci sorvolano. Rat-tat-tat... mi avete già capito, no? Per cui, ieri siamo tornati e stamattina, lavaggio con lo spazzolone, con taaanto olio di gomiti! :P

Perdonate, io sono un materialista. Ho apprezzato il racconto di Aiace, ma lui sa scrivere. Io racconto quello che mi succede. E se mi avete letto fin qui, beh, grazie per la pazienza! Alla prossima. Chissà quando... >:(
Ciao!
Stefano - Piacenza
Carthago Malibu 31.1 su VW T4 P.L. - 2.4D 5 cil. (AAB) 57 kW del 1992

Fendi

Vi siete fatti un giro dalle mie parti! Bravi!
Ci credi che io ho visto le torbiere per la prima volta quest'anno?! È un posto che merita di essere visitato.
Un saluto
Multivan Generation 151CV anno 2001
Ex California Coach 2500 102CV anno 2001
Valle Camonica (BS)

Aiace

Apprezzo il complimento Cordy ma sono solo un modesto artigiano della penna che condivide senza ritegno... Se una storia è apprezzata ne sono felice altrimenti... Felice lo stesso perché l'ho scritta :D

Ma veniamo al tuo... Bella cronaca! Mi è piaciuta. Solo mi ero illuso che fosse a puntate come "Abruzzo in purezza" ma poi ho capito che erano un paio di giorni di raid con il vostro Raptor e quindi me lo sono gustato ;D

Non perdere il vizio che se sta cosa prende piede ci ritroveremo con un patrimonio di info per i nostri viaggi condite con piacevoli avventure  :)
T4 Beach
ACV 2.5TDI

Payo77

T4 California 2.5 TDI 102cv - 2000
Faenza (RA)

California Lilla

Grazie,  hai la capacità di rendere speciali le cose semplici..
Gran tocco.
Magari fossi capace io..
Ne avrei.

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Alessandro, gruppo T4 Roma.
alessandrodebosis@gmail.com