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Abruzzi in purezza, statali a go-go ed altre storie di ferie

Aperto da Cordy, Settembre 23, 2023, 10:55:45 AM

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California Lilla

La differenza tra viaggiare ed andare in giro.
Gasolio sprecato.
Poi sono i primi a lamentarsi quando i comuni non vogliono i camper.

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Alessandro, gruppo T4 Roma.
alessandrodebosis@gmail.com

Cordy

#61
9 segue

Oggi, episodio doppio (domani è festa...) e lunedì l'epilogo. Forse...
La mattina ci trova ancora fermi all'area attrezzata di Sulmona. Il camper del vicino si apre mentre noi ci stiamo avviando a finire la visita alla città. Ce ne mancava un bel pezzo. Notevole il duomo, vi lascio solo una foto relativa alla lunetta realizzata su uno dei portali (dettaglio) ed alla facciata. Secondo me, merita la visita:


(riconoscete qualcuno di famoso?)



Finita la visita, la moglie preme per tornare, mentre io ho ancora qualcosa da vedere. Facciamo una rapida puntata sul lago di Scanno:



passando per le gole del Sagittario. Sconsiglio il percorso a chi ha un mezzo ingombrante. Con il mio T4 a passo lungo non ho avuto problemi particolari, ma il percorso è intagliato nelle rocce di una gola molto stretta (e spettacolare, va detto). Qualche mansardato riesce a passare, quindi in linea teorica non è impossibile arrivare, ma il percorso è stretto, disagevole, tortuoso e ricco di gallerie. Io vi ho avvisato...

Il lago di Scanno... mah, boh? non ci convince particolarmente. Quindi, dietro front, si torna indietro. Dopo aver ri-percorso le gole del Sagittario, vado a prendere l'autostrada: la A25, direzione Pescara, per poi uscire a Torre de' Passeri, direzione Pescara. L'unico tragitto autostradale di tutta la vacanza... 8)
Arriviamo a Torre de' Passeri e per prima cosa, bisogna fare un po' di spesa. Il frigo piange!
Rifornita la cambusa e mangiato un gelatino che ci siamo concessi, visita all'abbazia di San Clemente a Casàuria. Effettivamente, nonostante il quadro che sto per farne, vale la visita.

L'abbazia e la chiesa annessa sono antichissime. La chiesa è "ricca" di reperti romani riutilizzati, come usava in quei secoli. Cioè, stiamo parlando di un'antica chiesa romanica, in chiarissima pietra locale, enorme, per i tempi. In effetti, l'abbazia era molto importante e potente. Con varie vicissitudini, normali nel passare dei secoli, arriva intatta fino a... eh, fino all'arrivo di Napoleone. Che (come accaduto a decine di migliaia di beni architettonici religiosi in tutta Italia) la confisca e ne fa... una stalla per i cavalli delle proprie truppe! La soldataglia francese si diverte a mutilare le statue e le cose di pregio prendono la via della Francia. >:(  >:(  >:(

Morale: di una perla di storia, architettura, arte e fede, rimane pochissimo, praticamente solo un involucro vuoto, con poche briciole di quelle che erano le opere che la ornavano. Ed anche ridotta così, credetemi, merita il viaggio. :( Doveva essere qualcosa d'impressionante, fino a fine '700.

Usciamo dalla visita dell'abbazia un po' arrabbiati ed un po' abbacchiati. Per fortuna, quel gioiello ha trovato un "pazzo", nei primi del '900 che se ne è innamorato e con infinita pazienza si è messo a consolidarla, a cercare i pezzi mutili di statue, finiti nei campi intorno, a spendere del suo per garantire la sicurezza della struttura ed a scrivere a tutti per cercare di farla restaurare. Una bella mostra, ambientata nei locali del monastero, gli rende giustizia.

Dopo breve consultazione, una volta tornati al camper, si parte per una nuova meta: Cascia. Ci eravamo già stati, ma i bambini erano troppo piccoli ed era impossibile visitarla per benino. Decido di affidarmi al navigatore GPS, che... boh? non ho idea di dove mi abbia fatto passare! L'idea iniziale è di fare un bel "tappone appennico": Aquila, via Navelli e Barisciano, poi Antrodoco, toccare i sobborghi di Rieti, salire il Terminillo, andare verso Leonessa... su, su, Cascia, Norcia, i miei amati Monti Sibillini. Però, nella zona del Terminillo, il navigatore va in confusione, mi manda su una strada stretta, tortuosa, piena di curve... si fa sera, siamo stanchi, il "tappone" si fa troppo lungo... che si fa? Mi metto alla ricerca di un posto per la notte con il mio fido park 4 night.
Che fa cilecca, dannazione! Mi porta in un paesino stretto stretto, tutto una curva, con un parcheggio a bordo strada, in pendenza. Boooh! Càpita. Vista la mala parata, decide di fare al mio solito: cerco l'indicazione "cimitero" o "campo sportivo" e vado lì: di solito, c'è spazio e la sera è molto tranquillo... ;D
Trovo l'indicazione "centro sportivo", seguo la stradina e dopo una digressione (sono stanco e sbaglio strada...) di un paio di km in campagna, arrivo ad un piccolo centro sportivo, con un paio di campi da tennis coperti con una tenso struttura. Non c'è anima viva. Siamo isolati in aperta campagna, c'è un casolare a 400 metri. Il parcheggio in quanto tale è in pendenza, ma scovo un posticino vicino alla recinzione e lì mi metto. Siamo in bolla. Per stanotte, va bene così. Cena ed a letto. Domani, si cercherà di capire dove passare per andare a Cascia.

9 fine / segue

PS: vado a fare il mio esame annuale per mantenere l'abilitazione alla professione. Se oggi mi resta tempo, vi faccio un regalino e nel pomeriggio chiudo il ciclo. Ma non contateci. Mi è capitato di essere esaminato alle 2.30 del mattino di domenica (inizio "ostilità" alle 9.30 del mattino di sabato...).
Ciao!
Stefano - Piacenza
Carthago Malibu 31.1 su VW T4 P.L. - 2.4D 5 cil. (AAB) 57 kW del 1992

Cordy

Citazione di: Aiace il Ottobre 05, 2023, 06:51:02 PM
Citazione di: Cordy il Ottobre 04, 2023, 09:24:54 PMRipensandoci, uno che potrebbe incazzarsi, se avessi postato foto di salsiccie, c'è: Raudo. Ne vogliamo tenere conto, prima che ci butti fuori tutti? ;D  ;D  ;D

Mmmmmhhh non lo sapevo.

Azzardo delle ipotesi...

1) E' vegetarian/vegano = possibile

2) Come animale d'affezione ha un maialino vietnamita e non vuole spaventarlo = probabile ;D

3) Ha il colesterolo alto come un ragazzino di 13 anni e il medico gli ha proibito cibi grassi pena il sequestro del T4 = probabile ;D

4) La sua religione gli impedisce di mangiare carne di maiale = improbabile

Comunque sia per una salsicciata accetterei anche la scomunica a divinis dal T4UM 8)  ;D

Sulla 1 posso mettere la mano sul fuoco. L'ho visto in Casentino, con i miei occhi, rifiutare una grigliata divina, quindi, sì, è evidentemente vegetariano. Possono esserci altre concause, ma c'è la privacy rafforzata, per tutte queste cause, quindi... ;D non ce lo dirà mai.
Ciao!
Stefano - Piacenza
Carthago Malibu 31.1 su VW T4 P.L. - 2.4D 5 cil. (AAB) 57 kW del 1992

Cordy

10 segue

Ci risvegliamo nel paesino sconosciuto. La notte è stata tranquilla, solo qualche macchina che passava, ma eravamo abbastanza fuori vista, per cui nessuno che abbia anche solo rallentato.
Via con le solite procedure del mattino, colazione, abluzioni... tutto molto tranquillo. Mi pare che il paesino fosse Montereale, ma non ci giurerei. Comunque, decidiamo di ripartire, senza vedere il paese, destinazione Cascia. E ci arriviamo abbastanza presto, a metà mattina. Parcheggio nell'area camper, nell'unico slot in cui c'è un filo d'ombra (ma proprio un filo, eh?), vado a pagare alle scale mobili, torno indietro per mettere il tagliando sul cruscotto e poi si sale, prima con le scale mobili e poi con gli ascensori, per raggiungere il paese vecchio.
Appena si esce dall'edificio degli ascensori, si sbarca in una piazzetta, con chiese puntellate. Anche qui il terremoto ha colpito duro. Con la dovuta calma (oggi ci aspetta la prima tappa del rientro ed ho progetti che... beh... non per nulla questo argomento si chiama "statali a go-go!"...), dicevo... con la dovuta calma ci arrampichiamo per il paese vecchio, fino a giungere alla sommità del colle (quasi, in alto in alto c'è un ospedale), dove c'è la doppia chiesa dedicata al culto di santa Rita da Cascia.
Vista notevole:



L'edificio è in cemento armato, non troppo modernista come stile, ma costruito (od almeno ristrutturato) in tempi relativamente recenti. Infatti, pur essendo mastodontico, non ha la benché minima crepolina, mentre le altre chiese, purtroppo, il terremoto l'hanno sofferto, eccome.
Comunque, al di là della visita, scopriamo che entro breve inizierà la messa. E che pellegrinaggio alla tomba di santa Rita sarebbe, senza messa? Solo una nota: il frate che anima con i canti (aiutandosi con un organo elettronico) la funzione religiosa, secondo me nella sua vita precedente era uno chansonnier od un pianista di piano bar. :D  Suona in modo eccellente, canta con una voce profonda alla Fred Bongusto ed usa con la massima proprietà la parte elettronica dell'organo (base ritmica compresa!). Ciò che, in america, si dice un "one man band". Notevole.
La folla per visitare la tomba della santa è altrettanto notevole, a fine messa (e poi il corpo qui non c'è, ma lo sanno in pochi), quindi optiamo per una visita della cripta, davvero interessante, anche come struttura.
Certo: qui, sul ricordo di una personalità notevole, si è costruita una vera e propria industria, di spennamen... ehm, sfruttamen... ehm... "assistenza" al pellegrino penitente. ;D  Peraltro, di penitenti ne vediamo punti o pochi. Sono tutti già in caccia del posto dove mangiare. Noi, annusata l'aria, decidiamo che faremo prima e meglio a mangiare in camper. Ce ne torniamo quindi all'area attrezzata, dove il nostro fedele camperino ci aspetta. Mentre stiamo pranzando, con le finestre completamente spalancate, un imbec... ehm, un camperista... pensa bene di fare non meno di 7 volte (SETTE, contate!) manovre, per poi parcheggiare a 15 cm dal mio sportello guida. Forse sperava nell'ombra... invece, me la sono presa tutta io  :P . Vabbé, insalata un po' più ricca del solito, avendo aggiunto olio combustibile all'olio d'oliva...

Finito di mangiare, si parte, destinazione casa (Piacenza). Ma, vuoi che mi lasci scappare l'opportunità di un'altra notte in camper? Certo che no! Quindi, faccio il diavolo tentatore: propongo alla moglie di fare solo strade normali, ma un percorso in parte diverso dall'andata... abbocca, è andata.
Il "piano" prevede il passaggio dal passo della Futa e della Raticosa, fra Firenze e Bologna. Quindi, per arrivare di lì, bisogna andare a prendere la E45, seguirla fino all'uscita per Arezzo, poi deviare per la piana di Anghiari (quella della battaglia persa dall'Alighieri), arrampicarsi fino al colle di Anghiari, che domina tutta la piana... ok, via, via!

Si parte. Raggiungere la E45, tutto sommato, non è difficile: la SS320 ci porta fino a Triponzo. Di lì, a sinistra, sulla SS209 del Nera, poi una comoda galleria (lunga!) a destra, ci porta sulla SS3, la via Flaminia degli antichi romani, nei pressi di Spoleto. Di qui, cambiando statale a Foligno (ora è la 75) si passa vicino a Spello, Assisi (tutti già visti) e prima di Collestrada si confluisce sulla E45 in direzione nord. Superiamo quindi Perugia, Città di Castello ed all'uscita per Arezzo prendiamo, quasi subito, la diramazione per Anghiari. Il rettilineo che porta ad Anghiari è quasi un'esperienza mistica... il sole è al tramonto, quasi di fronte a noi. Il sole è caldo, la luce abbagliante. Arrivati quasi alla sommità del colle, quasi all'uscita del paese (Anghiari), mi fermo per far riposare il mezzo per qualche minuto. La salita è stata breve, ma intensa, ma soprattutto mi si è spento il telefono per superamento della temperatura.  :-\ fa un caldo allucinante.
Bisogna trovare il modo di dormire al fresco, ma la Futa è troppo lontana. Ancora qualche km (e molte curve, tornanti e salita) e siamo sul valico di Scheggia, 575 mslm, troppo poco. Mi fermo per prendere un caffè, un aperitivo o qualcosa al bar che c'è sullo scollinamento, ma è ancora chiuso: più che bar, fa ristorante. Scendiamo... fra molte curve e qualche tornante.

Al bivio della regionale 71, mi butto verso l'amato Casentino. Bibbiena (paese natale degli scenografi preferiti di casa Farnese), Poppi (cerchiamo parcheggio, ma nulla ci convince)... e così arriviamo a Pratovecchio, già piuttosto "cotti". SOSTA! PUNTO!

Consulto il mio fidato P4N e mi indica un parcheggio vicino ad un centro sportivo, di fianco al ristorante "I 4 cantoni". Boh? Perché no?

Arrivo sul posto e... boh? non sono mica tanto tranquillo! Il ristorante è in effetti collegato ad un albergo (e gli alberghi, di solito, non apprezzano i camper). I tavoli sono a 50 m dal parcheggio. :-\  però, basta, per oggi, basta. Abbiamo già scartato 2 o 3 soluzioni di sosta. E poi, fa caldo, ma qui ci sono alberi che fanno ombra. Posto, ce n'è uno, giusto giusto, all'ombra. Mi ci piazzo.

Scendo per valutare se ho parcheggiato bene e... sbrang! Rumore di un incidente! Faccio un gran salto, ma... no: è "Another brick n the wall, part 3" dei Pink Floyd, sparato a 140 dB! Che spavento! I colpi iniziali erano talmente forti e reali, da far pensare ad un incidente. Da dove arriva? Scopro che, di fianco al parcheggio c'è un locale. Sono in corso le pulizie e si sono messi su "The Wall" in random. ;D  Beh, speriamo che la cosa non vada avanti tutta notte... quindi, andiamo a fare un giro in paese.
Passando davanti al locale di fianco al parcheggio (quello di The Wall) scopriamo che è un circolo, in cui si fanno anche spettacoli, ricavato in un'antica fabbrica di tessuti. Il Pratovecchio era noto proprio per quest'attività.
Il centro ci piace, con tutti i suoi portici, molto tranquillo. Il ristorante che avevo puntato per la cena non ha i prezzi fuori. Bocciato! Potrebbe essere il locale più economico del mondo, ma se si vergogna di esporre i prezzi, per me ha qualcosa da nascondere.
Al ritorno, sotto i portici, facciamo scorta di salumi e torta locale (una specie di panino fritto, molto buono) in un tradizionale negozio con annesso salumificio, proprio sulla via principale. I salumi arriveranno fino a casa, i panini fritti, no! Uno dopo l'altro, una volta arrivati in camper, vengono avidamente consumati.
Nel frattempo, il parcheggio si riempie, dopo essersi svuotato. Il locale di "The Wall" tace, buio ed abbandonato. Il sole tramonta ed il vicino ristorante è pieno come un uovo. Ma non fanno troppo casino. Per la prima volta, ci mettiamo l'Autan: finora eravamo troppo in alto, per le zanzare. Ma stasera, meglio essere prudenti. Finito di mangiare, vado alla vicina fontanella a prendere un po' d'acqua potabile, da mettere in frigorifero per domani. E poi, a nanna. Fin qui, la bombola di gas ha tenuto: e siamo al decimo giorno. Se la bombola dura per tutta la notte, domani si arriva a casa... e siamo a posto.

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Si, lo metto qui, di continuo, perché il rientro è senza grandi eventi.
La notte, è tranquilla. Piano piano il parcheggio si svuota. Alle 23 non c'è quasi più nessuno ed i pochi ritardatari non si fanno sentire. Colazione e via!
Da Pratovecchio, Londa, Dicomano, Borgo S. Lorenzo, poi saliamo dal giogo di Scarperia, su su fino a Firenzuola, il passo della Raticosa, si scende su Bologna. Fatto il pezzetto di tangenziale, usciamo sulla SS9 Emilia e si torna.
Faccio una digressione su Soragna, per scaricare tutto, WC e grigie, vuoto le taniche e poi... a casa. Mentre scarico, la moglie pulisce i pavimenti.
Parcheggio nel box, svuoto tutto ed alle 17 sono sotto la doccia. In casa c'è un caldo atroce. Ma ieri, 8 ottobre, c'erano 34° C!
A fine vacanza, il morale è alto: a parte qualche piccolo contrattempo, 11 giorni, più di 2.000 km, due pieni (il secondo è di "ieri", nel mugello, ma ho ancora 3/4 di carburante nel serbatoio), una bombola di gas, due serrature di sportello rotte, una mattina con la batteria a terra e tanta, tanta bellezza ancora negli occhi.

Esiste un modo migliore di fare le vacanze? Secondo noi, no!

11 fine. Definitiva... forse! ;)
Ciao!
Stefano - Piacenza
Carthago Malibu 31.1 su VW T4 P.L. - 2.4D 5 cil. (AAB) 57 kW del 1992

mizio500

Sotto i 1000 non è vacanza

Cordy

Ah, ma allora, qualcuno che legge con attenzione, c'è! ;D

Ok, ok. Gli armadietti dei Carthago sono belli solidi, di legno pesante. Ma le serrature sono di pura plastica, per di più di bassa qualità. Ed il punto di leva è decisamente troppo sottile. Morale: quando ho comprato il mezzo ne mancavano diversi; li ho sostituiti, ma ne ho comprati abbastanza da cambiarli tutti. Uno me lo porto sempre, di scorta.
Dopo 2 anni, proprio quest'anno, complice forse anche il grande caldo di quest'estate, se ne sono rotti un paio. Con quello di scorta ho risolto la situazione del cassetto sopra al frigo: senza, l'unica soluzione sarebbe stata mettere il contenuto del cassetto altrove ed infilare il cassetto in un gavone. L'altro l'ho cambiato appena a casa. In viaggio, ho imparato ad arrangiarmi con il coltellino svizzero, per aprire l'anta. La chiusura avviene a scatto.
Ah, giusto per la cronaca: la serratura dell'antina si è rotta la prima mattina, un quarto d'ora prima di accorgermi che la batteria motore era scarica. Ero un po' turbato... :)

La serratura del cassetto ha ceduto all'Aquila. Cosa che mi ha costretto a smontare la serratura appena messa sull'antina per metterla al cassetto, che altrimenti non sta chiuso in modo sicuro. Ed a montare quella rotta del cassetto all'antina. Due viti, non c'è da spaventarsi. E poi, il T4 va sempre. Anche con la bombola del gas quasi vuota... ;D
Ciao!
Stefano - Piacenza
Carthago Malibu 31.1 su VW T4 P.L. - 2.4D 5 cil. (AAB) 57 kW del 1992

Aiace

Complimenti Cordy, bel giro e bel racconto. Mi sono letto le ultime ora perchè sono stato latitante ;D

I contrattempi, fin che sono di poca entità, aggiungono un po'di sale alla vacanza ;D e poi possono anche diventare argomento di discussione.

Quando avrai voglia di raccontare altro...
 :D
T4 Beach
ACV 2.5TDI

Jason

Complimenti! bellissimo giro e grazie per il racconto! l'ho letto con molto gusto... non so se avrei retto la tensione leggendolo all'epoca in attesa dell'episodio seguente!  ;D