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RIPARARE L'ALIMENTATORE WESTFALIA

Aperto da rbedini, Ottobre 01, 2019, 01:34:54 AM

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0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questa discussione.

rbedini

#30
Citazione di: Marchinovis il Ottobre 02, 2019, 10:43:54 AM
Dico la mia e magari sara' una caxxata : io ho un'alimentatore Truma montato da qualche anno ed almeno 330 giorni l'anno sta' collegato alla rete di casa , mi tiene cariche batteria motore e due batterie servizi e NON ho mai avuto problemi di surriscaldamento o di altro tipo...non sara' che gli alimentatori dei Vs. California siano un po' , come dire , "fuori moda"? ::)
Se invece l'alimentatore è parte integrante della centralina e non si può dividere allora alzo le mani e ritiro quanto scritto.
Illuminatemi. 8)

Permettimi di insistere: non è un problema di surriscaldamento; se lo forsse vorrebbe dire che un prodotto è mal progettato ovvero posto in una zona dove il ricambio d'aria non è sufficiente. Il problema è la rottura del dielettrico di uno o più condensatori, dovuto o a un difetto del componente (ma in genere avviene nei primi tempi di funzionamento - mortalità infantile), o per i motivi che ho esposto in precedenza, rottura che rende il ondensatore un resistore e quindi un elemento dissipativo in  funzione della sua resistenza equivalente e della tensione applicata (alternata e/o continua) e quindi scalda fino a fondersi o a incendiare quanto è vicino se c'è ossigeno e combustibile.

Un dispositivo di carica batterie per BS e/o motore, che di per se può erogare correnti dell'ordine degli Ampere, sarebbe buona norma fosse posto al di fuori del mezzo o comunque reso sicuro per l'incendio accidentale, se non assistito durante l'uso e montato all'interno del Cali.

Buono quindi il suggerimento di Raudo: inscatolare "qualsiasi" caricabatterie che "dorma" nel Cali, con un contenitore stagno, opportunamente alettato per dissipare comunque il calore che naturalmente il dispositivo produce visto che, ahimè, il rendimento non  può essere del 100%.
Si potrebbe pensare anche ad un interruttore termico sull'alimentazione di rete, in prossimità del dispositivo, tarato un pò sopra il massimo della corrente di assorbimento max prevista, ma si tratterebbe di una sicurezza in più, purtroppo non sufficiente ad esempio se si buca il condensatore di filtro sul 220. Basta infatti che passino 100 mA (resistenza equivalente di ca 2000 ohm) che il condensatore rotto deve dissipare quasi 25W, sufficienti perchè si fonda e magari prende fuoco; d'altra parte, se si considera una corrente possibile di carica di 2A, il caricabatterie non può essere spento da un  termico che appunto scatta con questi ordini di grandezza di assorbimento.

Quasi, quasi mi metto ad indagare come fare .....
Remo: T4 California Highway 1994
2400 cc Diesel 5 cilindri AAB
>250.000 Km
VIN: WV2ZZZ70ZSH024127
Zona: Pisa

Marchinovis

Chiarissimo rbedini! :)
Domanda sempre dal profano che sono in elettricità dell'auto: non sono sufficienti i vari fusibili in dotazione (alimentatore e impianto auto) a prevenire cio'? ::)
Meglio 1000 stelle nel cielo che 5 sulla porta dell'hotel!!! CERCHI NERI ANCORA BELLI.
Rino il camperino  : Marco Francesca Lorenzo e Luca. ROMA

Californialilla

Secondo me si,girano migliaia di camper di ogni foggia tutti provvisti di caricabatterie, dai non andiamo in fissa.
Poi c'è anche chi si strozza e muore bevendo un bicchier d'acqua....... ;)
Le vostre perplessità mi sono dolci-amare, ma non dovete esprimerle a me..

Sono bannato e disabilitato a inviare mp.

Per necessità: alessandrodebosis@gmail.com o cell nel profilo.
Alessandro, Officinacondivisa, Roma


Il camper sarà piccolo dentro, ma la vacanza è grande fuori!

xgiacomo

Citazione di: Californialilla il Ottobre 02, 2019, 12:39:55 PM
Secondo me si,girano migliaia di camper di ogni foggia tutti provvisti di caricabatterie, dai non andiamo in fissa.
Poi c'è anche chi si strozza e muore bevendo un bicchier d'acqua....... ;)
Fortunatamente non capita tutti i giorni, ma sta di fatto che le cause di incendi su t4 sono: perdita sull'alimentazione nel benzina e rottura del caricabatterie. Lo scatolo di alluminio non è niente male!
California AXG
Firenze

rbedini

Citazione di: Californialilla il Ottobre 02, 2019, 12:39:55 PM
Secondo me si,girano migliaia di camper di ogni foggia tutti provvisti di caricabatterie, dai non andiamo in fissa.
Poi c'è anche chi si strozza e muore bevendo un bicchier d'acqua....... ;)

E' vero...
na non si va in fissa!
La probabilità di rottura e incendio è bassa, ma non nulla ed aumenta con l'uso, la vetustà, e l'ambiente operativo.
Proprio a me è capitato di trovare in campeggio il mio Cali affumicato e con un fetore osceno durato più di una settimana, per fortuna non è andato a fuoco perchè me ne sono accorto alritorno da un bagno.

Quindi è solo un problema solo di probabilità ......

MI sembrava giusto segnalarlo, poi ognuno, in mancanza di normativa specifica, agisce come meglio crede.
Remo: T4 California Highway 1994
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Californialilla

Ok, ponevo solo l'accento sul fatto che come dici anche tu, la probabilità pur esistendo è bassa.

A me è andato in cenere un mansardato causa frigo trivalente, da questo posso affermare che quel tipo di frigorifero è potenzialmente pericoloso sul fronte incendi (come pressapoco ogni dispositivo)  ma non posso dire a tutti quelli che lo hanno che quasi sicuramente andranno a fuoco..... :D
Le vostre perplessità mi sono dolci-amare, ma non dovete esprimerle a me..

Sono bannato e disabilitato a inviare mp.

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Alessandro, Officinacondivisa, Roma


Il camper sarà piccolo dentro, ma la vacanza è grande fuori!

raudo

È che le probabilità aumentano al quadrato quando i mezzi sono ancora belli arzilli ed hanno dai 16 ai 29 anni...non tutto è T4, gli alimentatori sono Philips



Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Raudo e Tuono Verde 80000km :-)
Aftermarket:
1.9TDI AFN 140cv,
Turbina VNT
Intercooler Sprinter
Climatizzatore
Sesta marcia (5a 0,74, 6a 0,59)
Tempomat (Cruise C.)
Cinebasto
Pannello fotovoltaico 240Wp
Airlift post.
Barra antirollio post 26mm

xgiacomo

Si potrebbe mettere un'interruttore differenziale (arduino) fra i watt in ingresso e uscita del trasformatore  ::)
California AXG
Firenze

mizio500

Citazione di: rbedini il Ottobre 02, 2019, 12:10:09 PM
Citazione di: Marchinovis il Ottobre 02, 2019, 10:43:54 AM
Dico la mia e magari sara' una caxxata : io ho un'alimentatore Truma montato da qualche anno ed almeno 330 giorni l'anno sta' collegato alla rete di casa , mi tiene cariche batteria motore e due batterie servizi e NON ho mai avuto problemi di surriscaldamento o di altro tipo...non sara' che gli alimentatori dei Vs. California siano un po' , come dire , "fuori moda"? ::)
Se invece l'alimentatore è parte integrante della centralina e non si può dividere allora alzo le mani e ritiro quanto scritto.
Illuminatemi. 8)

Permettimi di insistere: non è un problema di surriscaldamento; se lo forsse vorrebbe dire che un prodotto è mal progettato ovvero posto in una zona dove il ricambio d'aria non è sufficiente. Il problema è la rottura del dielettrico di uno o più condensatori, dovuto o a un difetto del componente (ma in genere avviene nei primi tempi di funzionamento - mortalità infantile), o per i motivi che ho esposto in precedenza, rottura che rende il ondensatore un resistore e quindi un elemento dissipativo in  funzione della sua resistenza equivalente e della tensione applicata (alternata e/o continua) e quindi scalda fino a fondersi o a incendiare quanto è vicino se c'è ossigeno e combustibile.

Un dispositivo di carica batterie per BS e/o motore, che di per se può erogare correnti dell'ordine degli Ampere, sarebbe buona norma fosse posto al di fuori del mezzo o comunque reso sicuro per l'incendio accidentale, se non assistito durante l'uso e montato all'interno del Cali.

Buono quindi il suggerimento di Raudo: inscatolare "qualsiasi" caricabatterie che "dorma" nel Cali, con un contenitore stagno, opportunamente alettato per dissipare comunque il calore che naturalmente il dispositivo produce visto che, ahimè, il rendimento non  può essere del 100%.
Si potrebbe pensare anche ad un interruttore termico sull'alimentazione di rete, in prossimità del dispositivo, tarato un pò sopra il massimo della corrente di assorbimento max prevista, ma si tratterebbe di una sicurezza in più, purtroppo non sufficiente ad esempio se si buca il condensatore di filtro sul 220. Basta infatti che passino 100 mA (resistenza equivalente di ca 2000 ohm) che il condensatore rotto deve dissipare quasi 25W, sufficienti perchè si fonda e magari prende fuoco; d'altra parte, se si considera una corrente possibile di carica di 2A, il caricabatterie non può essere spento da un  termico che appunto scatta con questi ordini di grandezza di assorbimento.

Quasi, quasi mi metto ad indagare come fare .....
Sensore di fumo? Magari associato ad altri dispositivi...
Sotto i 1000 non è vacanza

rbedini

In campo elettronico Philips la si può considerare analoga alla VW in campo automobilistico in termini di serietà, capacità progettuali e costruttive; però, come si cambiano i componenti usurati nei nostri T4, la cui architettura di base è eccellente, così anche per un'architettura circuitale efficace ed efficiente come progettato da Philips diversi anni fa, dobbiamo cambiargli almeno i "pneumatici" (leggi i candensatori potenzialmente critici), altrimenti si rischia grosso di "slittare" (leggi di bruciare) con il carica batterie ...
Remo: T4 California Highway 1994
2400 cc Diesel 5 cilindri AAB
>250.000 Km
VIN: WV2ZZZ70ZSH024127
Zona: Pisa

rbedini

Citazione di: mizio500 il Ottobre 02, 2019, 06:31:29 PM
Citazione di: rbedini il Ottobre 02, 2019, 12:10:09 PM
Citazione di: Marchinovis il Ottobre 02, 2019, 10:43:54 AM
Dico la mia e magari sara' una caxxata : io ho un'alimentatore Truma montato da qualche anno ed almeno 330 giorni l'anno sta' collegato alla rete di casa , mi tiene cariche batteria motore e due batterie servizi e NON ho mai avuto problemi di surriscaldamento o di altro tipo...non sara' che gli alimentatori dei Vs. California siano un po' , come dire , "fuori moda"? ::)
Se invece l'alimentatore è parte integrante della centralina e non si può dividere allora alzo le mani e ritiro quanto scritto.
Illuminatemi. 8)

Permettimi di insistere: non è un problema di surriscaldamento; se lo forsse vorrebbe dire che un prodotto è mal progettato ovvero posto in una zona dove il ricambio d'aria non è sufficiente. Il problema è la rottura del dielettrico di uno o più condensatori, dovuto o a un difetto del componente (ma in genere avviene nei primi tempi di funzionamento - mortalità infantile), o per i motivi che ho esposto in precedenza, rottura che rende il ondensatore un resistore e quindi un elemento dissipativo in  funzione della sua resistenza equivalente e della tensione applicata (alternata e/o continua) e quindi scalda fino a fondersi o a incendiare quanto è vicino se c'è ossigeno e combustibile.

Un dispositivo di carica batterie per BS e/o motore, che di per se può erogare correnti dell'ordine degli Ampere, sarebbe buona norma fosse posto al di fuori del mezzo o comunque reso sicuro per l'incendio accidentale, se non assistito durante l'uso e montato all'interno del Cali.

Buono quindi il suggerimento di Raudo: inscatolare "qualsiasi" caricabatterie che "dorma" nel Cali, con un contenitore stagno, opportunamente alettato per dissipare comunque il calore che naturalmente il dispositivo produce visto che, ahimè, il rendimento non  può essere del 100%.
Si potrebbe pensare anche ad un interruttore termico sull'alimentazione di rete, in prossimità del dispositivo, tarato un pò sopra il massimo della corrente di assorbimento max prevista, ma si tratterebbe di una sicurezza in più, purtroppo non sufficiente ad esempio se si buca il condensatore di filtro sul 220. Basta infatti che passino 100 mA (resistenza equivalente di ca 2000 ohm) che il condensatore rotto deve dissipare quasi 25W, sufficienti perchè si fonda e magari prende fuoco; d'altra parte, se si considera una corrente possibile di carica di 2A, il caricabatterie non può essere spento da un  termico che appunto scatta con questi ordini di grandezza di assorbimento.

Quasi, quasi mi metto ad indagare come fare .....
Sensore di fumo? Magari associato ad altri dispositivi...

Si certo, però o automatizzi uno soegnimento automatico (mi sembra un po' complesso!), ovvero devi sorvegliare, ma ti dico che quando bruciano i condensatori, anche un naso con raffreddore se ne accorge alla grande!

Io credo sinceramente che la cosa migliore sia assicurarsi dell'efficienza del carica batterie (Philips o altri) e per i più prudenti, visto che sta dentro il Cali e può essere alimentato disatteso e/o di notte, l'idea di "scatolarlo" in metallo opportunamente dissipato mi sembra la più praticabile; peraltro nel vano sotto frigo dove è anche il compressore c'è spazio e una ventolina che rinfresca lo scambiatore del frigo.
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Zona: Pisa

mizio500

#41
Citazione di: rbedini il Ottobre 02, 2019, 08:07:58 PM
In campo elettronico Philips la si può considerare analoga alla VW in campo automobilistico in termini di serietà, capacità progettuali e costruttive; però, come si cambiano i componenti usurati nei nostri T4, la cui architettura di base è eccellente, così anche per un'architettura circuitale efficace ed efficiente come progettato da Philips diversi anni fa, dobbiamo cambiargli almeno i "pneumatici" (leggi i candensatori potenzialmente critici), altrimenti si rischia grosso di "slittare" (leggi di bruciare) con il carica batterie ...

Nn esageriamo.... anche la philips ha fatto le sue cag....te anni fa....

Comunque l'alimentatore sicuro è quello spento e staccato da qualsiasi cosa, utilizzatore o sorgente di alimentazione
Sotto i 1000 non è vacanza

rbedini

#42
Citazione di: mizio500 il Ottobre 02, 2019, 08:35:40 PM
Citazione di: rbedini il Ottobre 02, 2019, 08:07:58 PM
In campo elettronico Philips la si può considerare analoga alla VW in campo automobilistico in termini di serietà, capacità progettuali e costruttive; però, come si cambiano i componenti usurati nei nostri T4, la cui architettura di base è eccellente, così anche per un'architettura circuitale efficace ed efficiente come progettato da Philips diversi anni fa, dobbiamo cambiargli almeno i "pneumatici" (leggi i candensatori potenzialmente critici), altrimenti si rischia grosso di "slittare" (leggi di bruciare) con il carica batterie ...

Nn esageriamo.... anche la philips ha fatto le sue cag....te anni fa....

Comunque l'alimentatore sicuro è quello spento e staccato da qualsiasi cosa, utilizzatore o sorgente di alimentazione

Certo che anche Philips, come tutti i produttori, ha sbagliato qualche progetto nei molti decenni di attività, ma é una delle poche grandi aziende di materiale elettrico ed elettronico (assieme forse alla sola Siemens) che è ancora oggi sul mercato dal consumer al professionale e nella ricerca (spazio e biomedicale incluso).
Certo non é sbagliato niente nel nostro vetusto, ma non datato dal punto di vista progettuale, alimentatore della BS.

Nota: non sono dipendente Philips!
Ho solo conoscenza per studi e vita professionale nel campo della ricerca e sviluppo in elettronica.
Remo: T4 California Highway 1994
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Zona: Pisa

raudo

Citazione di: rbedini il Ottobre 02, 2019, 08:07:58 PM
In campo elettronico Philips la si può considerare analoga alla VW in campo automobilistico in termini di serietà, capacità progettuali e costruttive; però, come si cambiano i componenti usurati nei nostri T4, la cui architettura di base è eccellente, così anche per un'architettura circuitale efficace ed efficiente come progettato da Philips diversi anni fa, dobbiamo cambiargli almeno i "pneumatici" (leggi i candensatori potenzialmente critici), altrimenti si rischia grosso di "slittare" (leggi di bruciare) con il carica batterie ...
Più una Opel o Ford che una VW, dai...
La Philips è la Black&Decker del gruppo se fai un paragone coi produttori di utensili.
R.


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Raudo e Tuono Verde 80000km :-)
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Sesta marcia (5a 0,74, 6a 0,59)
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Pannello fotovoltaico 240Wp
Airlift post.
Barra antirollio post 26mm

rbedini

Citazione di: raudo il Ottobre 03, 2019, 12:19:04 AM
Citazione di: rbedini il Ottobre 02, 2019, 08:07:58 PM
In campo elettronico Philips la si può considerare analoga alla VW in campo automobilistico in termini di serietà, capacità progettuali e costruttive; però, come si cambiano i componenti usurati nei nostri T4, la cui architettura di base è eccellente, così anche per un'architettura circuitale efficace ed efficiente come progettato da Philips diversi anni fa, dobbiamo cambiargli almeno i "pneumatici" (leggi i candensatori potenzialmente critici), altrimenti si rischia grosso di "slittare" (leggi di bruciare) con il carica batterie ...
Più una Opel o Ford che una VW, dai...
La Philips è la Black&Decker del gruppo se fai un paragone coi produttori di utensili.
R.


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Non credo proprio, Philips é una delle prime aziende che ha sviluppato ed utilizzato i microprocessori, sviluppato CRT e schermi professionali LCD, è presente sul mercato della diagnostica per immagini (sviluppa e produce anche Risonanza Magnetica) con GE e Siemens ..... altro che Black&Decker (anche se io ho un vecchio trapano B&D serie professionale che lavora di molto bene dal 1992!) .... e poi... anche Wetfalia ha usato Philips....
buonanotte a tutti


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